Barcellona ancora senza sponsor: rottura con H&M per motivi politici

Barcellona ancora senza sponsor: rottura con H&M per motivi politici

Il Barcellona dice “no” ad H&M, ma non per ragioni di marketing o questioni economiche in generale. Il club aveva raggiunto un accordo che avrebbe fatto dell’impresa svedese il nuovo fornitore ufficiale degli abiti da gara dei catalani, che sarebbero quindi scesi dai pullman sfoggiando il celebre marchio a due lettere. Tuttavia, come riporta cadenaser.com, sito della radio spagnola Cadena Ser specializzata in politica ed economia, il Barça ha preferito rinunciare a mettere l’accordo nero su bianco. Motivo? La società blaugrana non vuole entrare in alcun modo in conflitto con la Cina.

H&M ha infatti dichiarato di non voler utilizzare il cotone proveniente dallo Xinjiang, a causa delle accuse che giungono da diverse voci sull’utilizzo, da parte del governo di Pechino, del lavoro forzato per la sua raccolta. Lo Xinjiang è una regione della Cina occidentale abitata in larga parte dagli uiguri, una minoranza di etnia e lingua turca da anni in conflitto con il governo centrale di Pechino. Diversi sono stati i momenti di tensione nei decenni, ma di recente sono aumentate a dismisura le segnalazioni da parte delle ONG e degli attivisti sulle gravissime violazioni dei diritti umani da parte delle autorità. Tra cui anche accuse, sempre negate dalla Cina, dell’utilizzo di veri e propri campi di “rieducazione” (leggasi campi di concentramento e lavoro forzato, appunto) per la popolazione uigura.

La versione ufficiale del Barça è che la trattativa non è mai stata in procinto di essere chiusa, e che al momento vi sono priorità più importanti e urgenti per il club; la sponsorizzazione, riporta Cadena Ser, avrebbe potuto portare nelle casse del club circa 3 milioni di euro a stagione. H&M avrebbe sostituito il marchio americano Thom Browne, il cui contratto triennale è scaduto proprio questa estate.

Da Calcio e Finanza

Serie A, ingerenza UEFA: quasi il 60% delle partite saranno internazionali

Serie A, ingerenza UEFA: quasi il 60% delle partite saranno internazionali

C’è l’ombra delle competizioni per club UEFA sulla Serie A. Come ricorda MF-Milano Finanza, a partire dalla stagione 2024/25 si giocheranno più partite nei tornei continentali che in quelli nazionali. Champions League, Europa League ed Europa Conference League assorbiranno il 57% dei 996 match annuali. Oltre a una congestione del calendario, questa situazione rischia di portare a un netto calo dei ricavi da diritti televisivi nazionali. Uno studio del 2019 fatto pervenire dalla Liga in via confidenziale all’ad della Serie A Luigi De Siervo sottolinea come la riforma dei tornei europei – nello studio il riferimento è a una riforma differente, più in stile Superlega, rispetto a quella adottata – avrebbe portato a un calo dei ricavi da diritti tv tra il 35 e il 52%.

L’emergenza Coronavirus e il tentativo fallito di creare una Superlega europea avevano messo la questione in secondo piano, ma il tema è tornato di attualità in relazione alle discussioni per un cambio di format della Serie A. Per bilanciare il numero eccessivo di gare dei tornei UEFA, la FIGC e la Lega Serie A sono infatti al lavoro su un campionato a 18 squadre con playout o con playoff e playout; o ancora a un campionato a 16 squadre con due retrocessioni e playoff per le prime sei classificate. La Federcalcio si sta spendendo molto per creare consenso, anche se resta lo scetticismo dei club preoccupati dall’impatto della riforma su diritti tv, sponsor e incassi al botteghino. Per applicare le novità nel 2022/23, inoltre, la riforma andrebbe strutturata entro la fine di agosto: il tempo stringe.

Fonte: Calcio e Finanza

Il PSG aspetta Koulibaly, ma intanto Ramos si fa male: out in Supercoppa di Francia

Il PSG aspetta Koulibaly, ma intanto Ramos si fa male: out in Supercoppa di Francia

Che Kalidou Koulibaly sia da tempo un obiettivo di mercato del Paris Saint-Germain ormai non è più un segreto. Il club parigino vorrebbe ingaggiare il centrale senegalese per andare a comporre quella che sarebbe una difesa a dir poco di ferro davanti a Donnarumma e Navas: oltre a capitan Marquiños e a Kimpembe, già presenti in rosa, il club di Nasser Al-Khelaïfi in questa sessione di mercato si è assicurato anche le prestazioni di Achraf Hakimi, strappato all’Inter per una cifra intorno ai 70 milioni di euro, e di Sergio Ramos, che ha salutato il Real Madrid a parametro zero dopo ben 16 anni.

Proprio l’esperto difensore spagnolo, però, si è dovuto subito fermare per via di un infortunio muscolare al polpaccio, lo stesso che non gli ha dato tregua nell’ultima stagione, facendogli saltare numerose partite e compromettendo la sua convocazione ad Euro 2020 con la Roja. Questo nuovo stop impedirà con ogni probabilità all’ex capitano dei Blancos di prendere parte alla Supercoppa di Francia, in programma il 1 agosto contro il Lille.

Atalanta, ufficiale l’arrivo di Pezzella dal Parma

Atalanta, ufficiale l’arrivo di Pezzella dal Parma

Giuseppe Pezzella è un nuovo giocatore dell’Atalanta. Lo ha ufficializzato la società begamasca con un comunicato sul proprio sito ufficiale e sui canali social. 

Il difensore classe 1997 arriverà in prestito con riscatto obbligatorio al raggiungimento di determinati obiettivi (almeno 20 presenze tra tutte le competizioni e qualificazione alla prossima edizione della Champions League). Pezzella è reduce da una buona stagione con la maglia del Parma, in cui ha collezionato 24 presenze impreziosite da 1 rete e 4 assist. Ora la nuova sfida in nerazzurro, dove andrà a completare il pacchetto di esterni a disposizione di Gian Piero Gasperini.  

FIGC, al via il Consiglio: sul tavolo la riforma dei campionati

FIGC, al via il Consiglio: sul tavolo la riforma dei campionati

È cominciato intorno alle 11 di questa mattina il Consiglio Federale della FIGC in Via Allegri presieduto dal presidente Gabriele Gravina. Da Renzo Ulivieri a Paolo Dal Pino, passando per Francesco Ghirelli, Mauro Balata e Cosimo Sibilia: tutti i membri della federazione presenti fisicamente in sede.

Tra i principali argomenti all’ordine del giorno la riforma dei campionati, con un eventuale riduzione a 18 squadre della Serie A (più playoff e playout) che non ha ancora convinto del tutto le alte sfere del calcio. Si è discusso anche delle domande di riammissione e di ripescaggio nei tornei professionistici 2021/2022 e quelle di sostituzione nel prossimo campionato di Serie C dopo le bocciature del Collegio di Garanzia del Coni per i ricorsi di Carpi, Novara, Casertana e Samb (salva in C solo la Paganese). Inoltre, la FIGC oggi rarificherà ufficialmente anche l’esclusione del Chievo dalla Serie B.

Fonte: ANSA.it Calcio