Gattuso: “Mostrata mentalità. Juve-Napoli? Volevamo giocare”

da | 17 Ott 2020 | Flash, Serie A

L’allenatore azzurro Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della grande vittoria contro l’Atalanta: “Non me l’aspettavo questa partita perché so che squadra è l’Atalanta. Oggi l’abbiamo preparata bene, abbiamo cercato più volte il 4 contro 4 in avanti. Osimhen ci ha dato una grandissima mano. Ho visto grande mentalità, una gran voglia di conquistare la palla, tanta determinazione nel pressing. L’Atalanta è una di quelle squadre che può vincere il campionato perché anche oggi ha giocato da grande squadra. Un’altra squadra oggi avrebbe preso 6-7 gol, invece l’Atalanta è rimasta lì e ha evitato l’imbarcata nel secondo tempo”.

Gattuso ha poi proseguito: “È ancora presto perché combattiamo con un virus come il Covid e non si può mai stare tranquilli. La prima non si sbaglia mai, Bakayoko non giocava da 7 mesi. Stiamo adottando un modulo nuovo. Dobbiamo migliorare ma la squadra è forte e lo sappiamo”.

Su Osimhen e Lozano: “Per Osimhen sono contento, per la mole di lavoro che sta facendo. Lozano aveva già segnato, Osimhen ci sta dando tanto. A Parma ci ha fatto vincere la partita, ci ha fatto cambiare modo di tenere il campo. Siamo contenti per il suo gol, per tutto quello che fa è giusto che la butti anche dentro”.

Sulka questione legata a Juventus-Napoli l’allenatore azzurro ha poi chiarito: “Io ho rosicato, io sono quello più incazzato di tutti. La Juventus è la squadra da battere, ma in questo momento è un cantiere aperto. L’impressione è che potevo andare a giocarmela. Avevo preparato la partita come quella di oggi. Sono arrabbiato con chi non ci ha fatto partire. Noi alle 18:55 eravamo sul pullman, pronti a partire. Non è vero che non volevamo giocare. Da parte mia ho detto di andarcela a giocare, mal che andava avremmo perso 3-0, ma almeno sul campo. Io ho parlato con la società, ossia De Laurentiis, Giuntoli e Chiavelli. Quando ci ho parlato eravamo rimasti che la partita si sarebbe giocata tranquillamente”.

Infine una battuta sull’asse formato da Koulibaly, Bakayoko e Osimhen: “Koulibaly lo dimostra da anni di essere un grande, solo l’anno scorso non ha fatto una gran stagione a causa degli infortuni, ma quando sta bene è un grandissimo difensore. Per le qualità che ha sbaglia ancora troppo tecnicamente, ma è un campione. Su Bakayoko sapete cosa penso. Io litigo coi miei giocatori, ma poi ci faccio subito pace. Ha una tecnica tutta sua, non è un gran palleggiatore, ma se si mette ci riesce, specie nel centrocampo a due. Quando si mette a gestire lo fa bene. È un giocare che ci mancava. Per Osimhen devo ringraziare Giuntoli e il presidente. È da tempo che sono innamorato di questo calciatore. Ti fa salire, fa reparto da solo, crea superiorità numerica, anche se non segna tanto. A me piace palleggiare, ma se ho sistematicamente un tre contro tre o quattro contro quattro io me lo vado a prendere e non palleggio”.