Younes, esterno tedesco del Napoli, a Der Spiegel, ha parlato della sua esperienza in azzurro. “Ancelotti è un gentiluomo. Non l’ho visto mai arrabbiarsi, nonostante i tanti problemi che ha dovuto affrontare. E’ un grande gestore, non a caso ha guidato grandi club come Real Madrid e Bayern Monaco. A gente come Cristiano Ronaldo e Kakà non devi insegnare molto. Ancelotti è un maestro nello gestire le star. In Germania è stato criticato, molto probabilmente perché avrà avuto problemi di lingua. Sul campo è un grande lavoratore, Ancelotti e il suo staff non si sono mai risparmiati”.
Parole di elogio anche per Gattuso. “All’inizio non mi ha dato molto spazio nonostante ciò ho sempre avuto una grande opinione di lui. Durante il Coronavirus mi sono allenato con impegno e ho conquistato la sua fiducia. Gattuso è un allenatore che farà molta strada, come hanno confermato i risultati ottenuti col Napoli dopo il lockdown. Non dimentichiamo che abbiamo vinto anche la Coppa Italia. Gattuso ha la stessa grinta di quando giocava. Ti fa sembrare la partita la cosa più importante al mondo. Anche in allenamento ci spinge al massimo. Siamo molto contenti di lui”.
“Dovrebbe prestare attenzione al risultato ma anche migliorare i propri giocatori. Non sarebbe influenzato dall’esterno. Sarebbe duro e presterebbe attenzione ad ogni dettaglio del gioco e dell’allenamento, compresa la disciplina. Sono stato allenato da molti nomi importanti: Lucien Favre a Gladbach, Frank de Boer, Dennis Bergkamp ed Erik ten Hag con l’Ajax, Joachim Löw nella squadra nazionale, Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso a Napoli”.
“Horst deve essere enfatizzato. Se ho appena descritto un trainer perfetto per me, allora in realtà ce l’ho in mente. Senza di lui la mia carriera sarebbe stata un po’ diversa. Nel 2014/2015 sono stato prestato a Kaiserslautern, ma alla fine ho dovuto giocare contro Pirmasens nella seconda squadra. Horst mi convocato lo stesso per l’Europeo U21. Questo è ciò che intendo quando dico non lasciarsi influenzare dall’esterno. Disse: “Mi fido del ragazzo”. E gli ho restituito questa fiducia con le prestazioni”.
“Non è un caso che siamo usciti dalla pausa coronavirus, vinto quattro partite su cinque e vinto la coppa Italia. La grande forza di Gattuso è la sua emotività. Ti dà la sensazione che non ci sia nulla di più importante del gioco, vuole che ti sacrifichi completamente. Gattuso è ancora mezzo giocatore dentro di se, fa ancora molto in allenamento e ti spinge come un giocatore al limite”.