Il programma del Lunedì sera

       

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Liga, Tebas attacca i club di A: “Seguono i loro interessi”

Liga, Tebas attacca i club di A: “Seguono i loro interessi”

Attacca il nostro campionato e lo fa senza mezzi termini il presidente della Liga Javier Tebas all’interno di una videoconferenza stampa sui canali ufficiali del massimo torneo calcistico iberico. Il numero uno del calcio spagnolo ha infatti sottolineato come la questione relativa alla ripresa della Serie A sia stata ampiamente condizionata dagli interessi personali dei singoli club piuttosto che dalla reale volontà di prendere decisioni per il bene del nostro campionato: “Mi sono molto preoccupato quando in Italia un gruppo di club si è esposto pubblicamente contro la ripresa. Per me avevano interesse a non riprendere e usavano la situazione sanitaria per dire che non bisognava giocare. Per fortuna la Serie A riprende, e spero che riesca anche ad arrivare in fondo”.

Non penso ci sarà un nuovo picco del virus che costringa al lockdown in casa, – ha poi aggiunto Tebas, rispondendo a chi chiedeva come mai la Spagna non avesse un piano B in caso di nuovo stop forzato – appena sapremo che non possiamo giocare più, definiremo il piano. E’ nell’interesse dello sport. Altrimenti alcuni potrebbero ragionare in base al risultato che hanno al momento. Non abbiamo perso un minuto a pensare cosa succederebbe se non finisse la Liga per qualificazioni alle coppe, retrocessioni e promozioni. Alcuni club hanno provato a parlarne, ma ora non è il momento”.

Gravina: “Ancora prematuro parlare di tifosi allo stadio”

Gravina: “Ancora prematuro parlare di tifosi allo stadio”

Breve intervista rilasciata da Gabriele Gravina durante l’evento “Maratona Sport, idee per il post Covid-19” sul sito di elevensports.it, a cui ha preso parte anche il presidente della FIGC. Oltre alla possibilità di modificare il protocollo sanitario e di eliminare l’obbligo dei 14 giorni di quarantena per la squadra in caso di un calciatore positivo, Gravina non si è voluto sbilanciare poi sulla possibilità di tornare presto a vedere i tifosi ripopolare gli stadi: “Abbiamo chiesto di poter rientrare nell’ambito del mondo dello spettacolo che prevede il pubblico. Ipotizzare un numero di persone con la massima garanzia in uno stadio da 60 mila persone non è possibile ora per cui non vogliamo accelerare su questo tema, ci sono altre priorità. Dobbiamo far sì che si possa chiudere il campionato e contemporaneamente, se il virus ce lo permetterà, avere la possibilità di far partecipare i nostri spettatori. Sono i tifosi che promuovo l’effetto dell’entusiasmo”.

28 miliardi di ricavi nel calcio in Europa, Serie A in crescita

28 miliardi di ricavi nel calcio in Europa, Serie A in crescita

Annuale report pubblicato dalla celebre società di consulenza e revisione americana Deloitte, la quale ha analizzato i dati sui ricavi nei massimi campionati calcistici continentali relativi alla scorsa stagione (2018/19) conclusa ormai da diversi mesi. Come prevedibile, sono i top cinque campionati d’Europa (Premier, Liga, Bundes, Serie A e Ligue 1) ad avere la parte più grossa di ricavi (59%), corrispondenti a circa 17 miliardi di euro. A questi si aggiungono i circa 12 miliardi che arrivano dalle altre prime divisioni europee e dalle leghe di seconda divisione dei già citati cinque maggiori campionati del continente. Aumento complessivo del 2% dei ricavi rispetto alla stagione precedente e Premier League che domina incontrastata nel circolo dei campionati più ricchi con ricavi superiori al 73% rispetto al campionato concorrente più vicino, ossia la Liga spagnola. Dato confortante anche quello relativo al nostro campionato, quarto per numero complessivo di introiti e reduce da una crescita dell’11% rispetto al 2017/18 con 2,5 miliardi di ricavi complessivi.

Serie A in chiaro, nessun accordo ancora raggiunto

Serie A in chiaro, nessun accordo ancora raggiunto

Fase di stallo quella che coinvolge al momento le emittenti televisive per trasmettere in chiaro un paio di match di Serie A e per anticipare l’orario di messa in onda degli highlights. Come evidenziato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, a complicare una situazione già di per sé ancora bloccata sarebbe stato l’ingresso di Mediaset che reclama un numero più o meno ampio di gare in chiaro in caso di accordo con la Lega. L’emittente è stata infatti la prima (e forse non sarà l’unica) a manifestare il proprio malcontento per l’ipotizzata trasmissione su TV8 di un match del pacchetto di Sky e di uno visibile sul web per tutti di quelli di Dazn, inviando una lettera di diffida nella quale specifica che, in assenza di una decisione governativa riguardo alla trasmissione in chiaro di una o più gare di A, anche lei vuole avere la possibilità di diffondere le immagini. In più la stessa Mediaset aggiunge che, qualora non le fosse data questa opportunità, è pronta a chiedere tramite un provvedimento d’urgenza per bloccare la trasmissione, iniziativa che potrebbero mettere in atto anche la Rai e in teoria tutte le altre tv nazionali che volessero acquistare una parte dei diritti per le partite da trasmettere in chiaro. Scenario che si fa quindi sempre più complicato ed incerto, si attende un decreto del Ministro Spadafora che regolamenti il tutto, per ora quest’ultimo preferisce attendere e provare a risolvere la situazione attraverso la strada del dialogo.

Il Barça punisce Semedo, ha violato il protocollo

Il Barça punisce Semedo, ha violato il protocollo

Si allena a parte in casa Barcellona Nelson Semedo, il quale già da ieri ha svolto una seduta individuale mentre il resto dei compagni si allenava in gruppo, dopo esser stato punito dal club catalano per violazione del protocollo sanitario stabilito dalla Liga. Il terzino portoghese è stato infatti visto lunedì scorso in un ristorante in città a festeggiare un compleanno senza rispettare però le regole fondamentali di sicurezza e di distanziamento sociale, motivo per cui nei giorni scorsi è stato sottoposto a numerosi controlli volti a scongiurare qualsiasi tipo di contagio. Il Barcellona dal canto suo non ha per niente gradito il comportamento del proprio tesserato, che continuerà ad allenarsi a parte fino a quando saranno resi noti i risultati dei test a cui si è sottoposto negli ultimi giorni.