Il programma del Lunedì sera

       

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Ripresa Serie A, Albarella: “Serviranno attenzione ed intelligenza”

da | 27 Mag 2020 | Redazione

Stando alle ultime voci l’accordo per la ripresa del campionato di Serie A, e con esso probabilmente anche quelli di Serie B e C, è ormai molto vicino. Due le possibili date da tenere in considerazione: 13 o 20 giugno. Potremmo dunque tornare a breve a parlare di calciato giocato ma nel frattempo ci si interroga anche sul come i calciatori riprenderanno la loro preparazione anche in vista dell’estate, un periodo dell’anno nel quale non sono ovviamente abituati a giocare.

A tal proposito la nostra redazione ha raggiunto telefonicamente il noto preparatore atletico Eugenio Albarella, storico collaboratore di Alberto Zaccheroni, che ha parlato della situazione attuale e di come andrà affrontato questo momento del tutto inedito: “Ripartiremo dalla consapevolezza che stiamo vivendo un’esperienza del tutto nuova, quindi dovremo avere la capacità, l’intelligenza e soprattutto l’attenzione di non andare oltre quelle che sono le linee guida create tramite un feedback continuo con gli atleti”.

“Sovraccaricare i calciatori sarebbe l’errore più grande adesso – ha proseguito Albarella – poichè gli atleti arrivano già da un periodo di forte stress e di conseguenza saranno poco inclini a subire ulteriore stress aggiuntivo. In questa breve finestra che ci sarà non bisognerà aumentare la potenza ed i cavalli del motore ma sarà necessario migliorare il rendimento del costo energetico specifico, grazie anche all’uso di mezzi simili al modello prestativo”.

L’ASPETTO PSICOLOGICO – Anche l’aspetto psicologico potrà incidere non poco sul rendimento e la preparazione dei calciatori e proprio su questo Albarella ha voluto focalizzare l’attenzione: “È il punto chiave della questione. Gli atleti non sono macchine, va ricordato, ma sono uomini proprio come noi. Hanno vissuto lo stesso nostro malessere, forse anche di più dovendo restare fermi così a lungo. Non saranno da subito nelle migliori condizioni fisiologiche sotto l’aspetto endogeno e questo potrà aumentare il rischio infortuni”.

LA NOVITÀ – Una situazione del tutto inedita per chiunque quella venutasi a creare in questi mesi. Sul come si dovrà approcciare ad una novità così grande Albarella ha poi spiegato: “Come dicevo anche prima servirà molta consapevolezza del momento storico che stiamo vivendo. Non bisogna inventarsi nulla di nuovo, non bisogna commettere l’errore di voler fare qualcosa di troppo complesso. Bisognerà soltanto fare ciò che serve andando così a creare i giusti presupposti in base alle potenzialità attuali degli atleti. Programmi non se ne possono fare, servirà solamente gestire”.

L’IDEA – Sull’idea emersa negli scorsi giorni relativa all’uso delle 5 sostituzioni, norma già attuata nelle ultime giornate di Bundesliga, il prof. Albarella ha le idee chiare: “Mi auguro che possa diventare una regola fissa e che non sia soltanto una cosa sporadica o una eccezione dettata dal momento. Sarebbe un’arma importante per la gestione della squadra sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista nervoso”.

IL CLIMA ESTIVO – Il clima afoso nel quale si sarà costretti a giocare nei mesi di luglio e agosto potrebbe sicuramente incidere sulla qualità delle partite che andremo a vedere. Inoltre, se venissero confermate le ultime indiscrezioni, alcune gare si potrebbero giocare addirittura alle 16:30, un orario non ottimale date le condizioni atmosferiche. A tal proposito Albarella ha dichiarato: “Giocare in un clima caldo come quello al quale andremo incontro sicuramente non è il massimo. Nel Mediterraneo, però, i tassi di umidità non raggiungono mai livelli troppo elevati e questo è un bene poiché è proprio l’umidità ad incidere maggiormente sulle prestazioni. Poi, ovviamente, dipende dagli orari: una cosa è giocare alle 21:30 ed un’altra alle 16:30. In quella fascia pomeridiana si avrebbero più difficoltà e quindi si dovrà ragionare sulla qualità delle prestazioni e del prodotto che si vorrà vendere”.

IL PARALLELO – Infine una battuta sul possibile parallelo tra il lavoro svolto con la Nazionale in estate in vista di un Mondiale, nel suo caso il Giappone al fianco di Zaccheroni, e la situazione attuale: “No, non credo ci siano parametri simili. Parliamo comunque di una situazione fisica ma soprattutto psicologica nettamente differente. Lì i calciatori vengono da un periodo di intensa attività, adesso invece sono fermi da più di due mesi ed il lavoro dovrà essere differente”.