Il programma del Lunedì sera

       

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I dettagli del nuovo protocollo per la Serie A

da | 22 Mag 2020 | Redazione

Tamponi ogni 4 giorni e test sierologici ogni due settimane a tutti i componenti del gruppo squadra, vale a dire calciatori, allenatori, massaggiatori, fisioterapisti, magazzinieri, altri componenti dello staff e medici sociali.

Pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago nonchè ventilazione dei locali. Sono alcune delle previsioni contenute nelle “Indicazioni per la ripresa egli Allenamenti delle Squadre di Calcio Professionistiche e degli Arbitri”, il protocollo pubblicato oggi sul sito dell’Ufficio sport del Governo.

Il Comitato tecnico scientifico ha dunque accettato tutte le modifiche richieste dalla Lega Serie A, eliminando come anticipato l’obbligo dei maxi-ritiri: tutti i componenti del gruppo squadra potranno dunque dormire nelle proprie abitazioni ma “dovranno raggiungere il luogo di allenamento e far ritorno al domicilio con mezzi propri – si legge nel protocollo – rispettando le misure anti contagio. Dovranno essere evitati, per quanto possibile, autisti”.

Per quanto riguarda il problema dell’approvvigionamento dei test molecolari, il Comitato tecnico scientifico ribadisce che “non deve minimamente impattare sulla disponibilità del reagentario da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese, e si intende esclusivamente a carico delle singole società”.

Al medico sociale o al responsabile sanitario della squadra e’ affidato il compito di monitorare il gruppo, sottoponendolo a una costante valutazione clinica con controllo giornaliero della temperatura e degli altri sintomi. Al riguardo ogni società “deve predisporre una postazione di controllo della temperatura (termoscanner a distanza) e saturimetro (da disinfettarsi ogni volta) all’ingresso del luogo di allenamento”. Inoltre “nella fase iniziale l’allenatore e lo staff tecnico indosseranno sempre mascherina – si legge nel protocollo – e manterranno una distanza minima di almeno due metri l’uno dall’altro. Tutti i soggetti dovranno essere dotati dei dispositivi di protezione individuale.