Oggi si è svolta la seconda riunione della Commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal Prof. Paolo Zeppilli, che ha la finalità di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti, un passo necessario alla ripartenza dei campionati professionistici.
Il protocollo è ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità. Sono previste una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.
In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva), propedeutico alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra.
Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue.
Per favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.
Il luogo per l’allenamento così come tutte le sale utilizzate devono essere ovviamente sanificate.