Il programma del Lunedì sera

       

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Ancelotti: “Ricominciare è l’ultimo dei pensieri, prepariamoci ad un nuovo calcio”

da | 28 Mar 2020 | Estero

Lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport per Carlo Ancelotti, che ha sottolineato come in una situazione di emergenza mondiale come quella attuale il calcio subirà un profondo ridimensionamento quando tutto sarà finito: “Noi tutti stiamo vivendo una vita alla quale non eravamo abituati e che ci cambierà profondamente. Oggi la priorità è la salute, limitare il contagio, tutto il resto è secondario. Quando si ricomincia, quando si finisce, le date, le promesse, le speranze… credimi, non m’importa, in questo momento è l’ultimo dei miei pensieri. La Premier ha imposto ai club di dare tre settimane di vacanza a tutti, giocatori, tecnici, staff. L’idea iniziale era quella di ripartire a maggio, ma è fuori discussione che ci si riesca. Sento parlare di taglio degli stipendi, di sospensione dei pagamenti. Mi sembrano soluzioni inattuali, intempestive… Presto cambierà l’economia, ci sarà un  ridimensionamento generale a tutti i livelli, i diritti televisivi varranno di meno, i calciatori e gli allenatori guadagneranno di meno, i biglietti costeranno di meno perché la gente avrà meno soldi, le tv pagheranno meno e forse sarà tutto migliore. Prepariamoci a una contrazione generale”.

Sul futuro qualora si ripartisse, in molti hanno comunque fatto notare che servirebbe almeno un mese di tempo in più per consentire ai calciatori di ritrovare condizione, ma anche su questo l’ex allenatore del Napoli non sembra esser molto d’accordo: “E’ una barzelletta, quella della preparazione è un falso mito. Nel 2006 preparammo il preliminare di Champions in 4 giorni, Cafu arrivò addirittura 24 ore prima della partita. E tutti sapete come è finita quella Champions. Oggi chi ha tre settimane a disposizione? L’importante è che, se si fissa una data, quella deve essere uguale per tutti”.