Una Storia di Fratellanza e Passione
Inizia il 16 maggio 1982 una storia di fratellanza e passione, grazie alla partita Napoli-Genoa che finisce 2-2, garantendo la salvezza al Genoa e la retrocessione del Milan.I tifosi del Napoli, già qualificati per la UEFA, supportano attivamente i genoani, cementando un’amicizia che darà vita al gemellaggio.
Tutto questo grazie a Mario Faccenda, nativo ischitano, che suggellò la rete del 2-2, complice un rinvio sbagliato di uno dei portieri azzurri più forti di sempre, Giaguaro Castellini.
Per ritornare a tempi più recenti, la mente non può non ricordare la stagione 2006/07, quando entrambe le tifoserie poterono festeggiare il ritorno in Serie A.
Al triplice fischio finale si assistette a una delle più belle e pacifiche invasioni di campo.
Purtroppo, nel 2018 ci fu la rottura del gemellaggio, un evento che ancora oggi fa male alla parte più autentica e passionale del tifo napoletano e genoano, due popoli che hanno un legame basato su valori comuni.
Le due tifoserie, entrambe legate al mare, condividono un’amicizia che è diventata un simbolo di unione e fratellanza tra Nord e Sud Italia.
Recentemente si registrano tanti gesti, come lo scambio di sciarpe tra tifosi attraverso i vetri, testimonianza di un affetto che va oltre le divisioni formali.
Speriamo che ciò possa presto portare alla rinascita di un gemellaggio che è stato uno dei più belli nel mondo del calcio.
In un mondo che ha sempre più bisogno di pace e gesti di distensione, sarebbe bello che anche nel mondo del calcio si facesse la sua parte.
Chissà che qualcosa non avvenga proprio domenica, in occasione del primo Napoli-Genoa della stagione, dove, a proposito di “cose di campo”, gli uomini di Antonio Conte proveranno subito a far capire a tutta la Serie A che il Napoli non intende mollare la vetta del campionato, anche contro un Genoa “amico” che farà di tutto per iniziare a mettere punti in cascina e non ritrovarsi impelagato nella palude della zona retrocessione.
Gennaro Di Franco

