Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

Napoli, la vetta Champions manca da sei anni

Napoli, la vetta Champions manca da sei anni

Luciano Spalletti si augura che il meteo in Scozia, sole all’arrivo del Napoli, possa indicare un segno del destino favorevole. Dopo la vittoria inebriante contro il Liverpool, nel mitico Ibrox il Napoli può conquistare il primato solitario nel girone a punteggio pieno, come in Champions non gli succede dal 2016.

Insigne: “Non mi pento, ma Napoli manca. La verità su Koulibaly…”

Insigne: “Non mi pento, ma Napoli manca. La verità su Koulibaly…”

“Se vado via da Toronto lo farò solo per tornare a Napoli“ dice Lorenzo insigne, attaccante del Toronto, ai microfoni di Dazn, in uno speciale dedicato ai tre italiani, lui, Bernardeschi e Criscito, che questa estate si sono trasferiti in Canada. 

Insigne dice: “Mi manca giocare con la maglia del Napoli, ma ho fatto la mia scelta e non me ne pento. Sono il primo tifoso e Napoli è casa mia. Se andrò via da qua sarà per tornare a Napoli. Ora sto qui e penso a stare bene. Ora, da qui, fa male vedere le loro partite e non stare in campo, però purtroppo è la vita. Il rimpianto che abbiamo avuto la possibilità sia con Sarri sia con Spalletti di vincere lo scudetto e non ci siamo riusciti. Eravamo a tanto così, soprattutto con Sarri, e spero che un giorno – anche ora che non ci sono più – il Napoli possa raggiungere questo traguardoperché i tifosi veramente se lo meritano, perché danno tanto alla squadra – la città da tanto alla squadra e non riceve questo affetto. Speriamo che un giorno possano festeggiare perché se lo meritano. E soprattutto spero che i tifosi siano sempre orgogliosi e fieri di me, in occasione della mia ultima gara con il Genoa ho sentito tanto il loro affetto.

Di Lorenzo? Gli ho mandato un messaggio perché lui è il nuovo capitano: è il mio erede. Gli ho fatto un in bocca al lupo perché non è facile essere capitano al Napoli però lui ha tutte le potenzialità per farlo. In qualsiasi momento, se avrà bisogno di un consiglio, ci sarò perché sono napoletano e so cosa significa giocare con quella maglia e fare il capitano. Già lo sapevo che se fosse andato via Koulibaly sarebbe stato lui il capitano, perché ha carattere, poi è uno che lavora tanto e sta sempre a disposizione del mister e dei compagni, e ha esperienza, abbiamo vinto l’europeo insieme. Sono contento che sia lui il mio erede”.

DODICESIMO UOMO – Light blue Submarine 

DODICESIMO UOMO – Light blue Submarine 

Alzi la mano chi questa estate pensava che, a questo punto del campionato, dopo sei giornate, il Napoli sarebbe stato primo in classifica.  Alzi la mano chi, dopo un calciomercato non certo per i deboli di cuore (è stato un vero e proprio stillicidio!), pensava che gli azzurri potessero addirittura apparire nella rosa, non dico più forti, ma sicuramente più completi. Le partenze dei vari Insigne, Koulibaly, Ospina, avevano fatto storcere il naso ai tifosi partenopei e, se la vogliamo proprio dire tutta, la partenza di Ciro Mertens aveva lasciato, in tutti noi tifosi, un vuoto che sembrava essere impossibile da colmare.

Ma il calcio è materia difficile e astratta, sicuramente non è scienza esatta, ed ecco che, proprio quando meno te lo aspetti, quasi come un arcobaleno dopo la tempesta, ti esce fuori una squadra sicuramente ringiovanita, piu forte nelle gambe, e si spera anche nella testa, visto che per anni è stata proprio la questione mentale il vero tallone d’Achille della nostra tanto amata squadra. Fa sicuramente bene Mister Spaletti a gettare acqua sul fuoco, fa bene a ricordare a tutti, quasi come se fosse un mantra, che facendo il giochino di chi è uscito e di chi è entrato il nostro Napoli ha sicuramente perso qualcosa in termini di consapevolezza e di esperienza internazionale.

Sicuramente i 148 gol di Mertens, così come i vari titoli vinti da Ospina e Insigne, non spuntano come i funghi vicino ai pali delle porte del Diego Armando Maradona, ma una cosa è certa: i nuovi arrivati stanno facendo di tutto per non farli rimpiangere e, credetemi, dall’aria che si respirava nel dopo partita Champions contro il Liverpool, c’è da giurare che molti tifosi, a meno di un mese dalla fine del calciomercato, non farebbero nemmeno un passo indietro per riavere in campo la squadra dello scorso campionato. Ormai è chiaro! Sul prato dell’impianto di Fuorigrotta sono nate delle nuove stelle, una Nouvelle Vague fatta di ottimi giocatori provenienti da tutte le parti del mondo che, con la loro freschezza e la convinzione nei propri mezzi, sapientemente amministrati da un Mister dalla comprovata esperienza, possono riuscire in quello in cui nessuna squadra dell’era De Laurentis è mai riuscita: compattare un intero ambiente, realizzare quel famoso “spalla a spalla” di Beniteziana memoria.

Ora però è necessario (fondamentale!) che si lasci lavorare in serenità il Mister che, non più tardi di pochi giorni fa, ha chiaramente fatto intendere a tutto e tutti che non intende dover giustificare le sue scelte di campo a nessuno, neanche al suo datore di lavoro. Quindi, chiunque vuole bene a Napoli città e squadra deve necessariamente ascoltare ancora una volta Mister Spaletti che, così come fece un altro grande passato di qui, Ottavio Bianchi, sta vestendo i panni anche dell’antipatico, di quello che vuole fare il pompiere a tutti i costi, sempre e comunque.
Il tifoso del Napoli si deve, gioco forza, “mentalizzare”. Noi tutti dobbiamo capire che, per quanto stratosferica e godereccia sia stata la vittoria contro i Reds, è soltanto una partita, un’enorme STRATOSFERICA partita, vinta, ma solo una!

Se davvero vogliamo vincere qualcosa in questa città è arrivato il momento di normalizzare anche vittorie come quella contro una delle squadre più forti del pianeta. Tutti dobbiamo per il momento immergerci in un sottomarino, usando una canzone dei Beatles, vivere in un submarine per tutto il campionato. Ovviamente il natante in questione non sarà certo yellow ma light blue…azzurro come il cielo e il mare di questa meravigliosa terra.  
D’altronde, dice il vecchio adagio “se son rose fioriranno”, se son campioni Vinceranno.

Gennaro Di Franco

Insigne, “problemi familiari”: non si allena a Toronto

Insigne, “problemi familiari”: non si allena a Toronto

Una «una importante situazione familiare personale». Così il Toronto ha definito le difficoltà delle ultime ore di Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli che non si è allenato ieri con la squadra di Bob Bradley e oggi non ha seguito il gruppo per la preparazione alla sfida contro Atlanta in Mls. Anche Criscito ha saltato la seduta di allenamento di ieri in Canada «per sostenere Insigne e la sua famiglia», ha detto il club canadese in una breve dichiarazione.

«Insigne sta affrontando una situazione familiare personale e non si allenerà. Domenico Criscito è rimasto a sostenere Lorenzo e la sua famiglia. Per rispetto dell’intera famiglia, non rilasceremo più commenti su questo argomento» le parole riportate dai media canadesi. Dopo la partenza a rilento, a causa di un problema fisico che si era trascinato dalla scorsa stagione, nelle ultime settimane Insigne era diventato il cuore del nuovo Toronto, pronto a reggersi sulle abilità dell’ex azzurro e del compagno Federico Bernardeschi, ex Juventus. I canadesi sperano ancora nelle possibilità di qualficazione ai playoff.

Osimhen si ferma prima del Liverpool: altri controlli per Lozano

Osimhen si ferma prima del Liverpool: altri controlli per Lozano

Il grande rebus nella settimana che porta al Liverpool si chiama Hirving Lozano: il messicano era uscito anzitempo sabato a Roma per l’infortunio alla testa, in mattinata si è sottoposto presso la clinica Pineta Grande ad ulteriori controlli radiologici e a consulenza neuro chirurgica con il Dottor Bucciero, che hanno dato esito negativo, come informato dal club azzurro. 

Questa mattina a Castel Volturno Lozano ha svolto lavoro personalizzato e sarà valutata nelle prossime ore la possibilità di rientro in gruppo in extremis prima della Champions League. Allenamento a parte anche per Victor Osimhen, che ha svolto lavoro personalizzato in seguito a un risentimento accusato nel finale di Lazio-Napoli. Un problema che dovrebbe rientrare domani in rifinitura. Demme ha svolto terapie e personalizzato in palestra.