Vergara: “Napoli un sogno per il futuro, ora c’è la Reggiana”

Vergara: “Napoli un sogno per il futuro, ora c’è la Reggiana”

Giovanni Vergara, papà del centrocampista azzurro Antonio Vergara, ha parlato del futuro di suo figlio a Radio CRC: “Garcia lo segue, però lui ha già la sua destinazione, sta andando alla Reggiana in Serie B. Si è affidato a Mario Giuffredi che ringraziamo molto.

L’obiettivo di Antonio è quello di fare più presenze possibili. Il suo ruolo sarebbe quello di trequartista. Può fare anche la mezzala. Non so se Garcia abbia avuto buone parole per lui, non sento molto mio figlio quando è in ritiro. Credo andrà via domani per aggregarsi alla Reggiana lunedì.

Siamo di Frattamaggiore, Antonio sogna di giocare a Napoli da titolare.

È stato contentissimo per lo scudetto del Napoli ed è andato a festeggiare. Nessuno di noi è andato a seguirlo a Dimaro, lo abbiamo visto in TV. Io gli faccio vivere la sua vita. La troppa pressione non è buona, i ragazzi devono sbagliare e capire i propri errori da soli.

Devo fare l’abbonamento con i treni per andare a vedere qualche partita. Sono stato molto contento che sia partito in ritiro con il Napoli che è la nostra squadra del cuore e tutti vorrebbero vedere i propri figli indossare la maglia azzurra. I ragazzi di 18 anni all’estero giocano titolari nelle squadre importanti. I Mondiali come Italia non li faremo più, tutti stranieri con passaporto italiano”.

Meluso: “Napoli è campione d’Italia, darò tutto me stesso”

Meluso: “Napoli è campione d’Italia, darò tutto me stesso”

A Dimaro è tempo di conoscere meglio il nuovo direttore sportivo del Napoli. Ecco la conferenza stampa di Meluso:

“Arrivo in una grande società, campione d’Italia, le responsabilità aumentano. Ma il calcio è uguale a tutte le latitudini. Ho lavorato a tutti i livelli da calciatore e da direttore sportivo dopo. Cambiano i numeri, ma non ho paura. È uno stimolo per me. Ringrazio De Laurentiis e la società.
Sono stato chiamato all’improvviso dopo questo episodio di Napoli-Spezia. A fine partita De Laurentiis fece uno strappo a una regola non scritta: venne nello spogliatoio e ci sorprese tutti. Il 13 luglio scorso, alle 7 del mattino, il presidente mi ha chiamato per incontrarci. Mi ha fatto un bel po’ di domande, ci abbiamo venti secondi ad accordarci.

Osimhen? Sono appena arrivato. So che se riusciamo a tenerlo è una gran cosa, è un calciatore che fa la differenza e non ce ne sono tanti così. Ma ci lavorerò nei prossimi giorni insieme al club”.

“Da domani cominceremo a fare riunioni per programmare quello che c’è da fare. Ma anche prima del mio arrivo hanno lavorato e fatto del loro meglio per sostituire Kim in questo mercato. La mia sarà una voce in più in questo gruppo.
In una società così importante non si può lavorare da soli. I nostri settori si incontrano e mettono insieme le loro idee. Il presidente De Laurentiis lo conoscete, avrà un peso importante per tutti noi. Ma quando abbiamo parlato mi ha chiesto se potessi fare questo mestiere a 360 gradi: il mercato, ma anche i rapporti nella squadra, gli equilibri di un team che cambia l’allenatore. Ci sarà da lavorare dall’interno perché la squadra è forte. E operare su quei calciatori da sostituire come Kim o Ndombelé”.

“Una squadra che vince con quasi venti punti di vantaggio in Italia è una super-squadra. Complimenti a chi l’ha costruita. Anche io li terrei tutti. Ma poi bisogna vedere le dinamiche interne. Dobbiamo restare in alto ed essere ancora competitivi.
Quando ho ricevuto la telefonata? Non me l’aspettavo, è evidente, il Napoli che chiama me non pensavo più potesse accadere”.

“Sono nel calcio da quando ero bambino. A 58 anni ho abbastanza esperienza anche perché ho smesso presto di giocare. Ho lavorato molto in categorie inferiori, sono sempre stato umile, ho provato a scalare le categorie per arrivare in A e l’ho fatto con Lecce e Spezia. Questo mi dà motivazioni.

Quando avevo 13 anni fui selezionato dal Napoli per le giovanili, Sormani venne a casa mia per convincerci, ma mia mamma si oppose al trasferimento perché ero troppo piccolo per lei. L’anno dopo però passai alla Lazio. Ma il Napoli è stato già in passato sulla mia strada”.

“Interessi per i nostri calciatori dal mercato arabo non ce ne sono per il momento. Hanno risorse superiori con cui difficilmente possiamo competere. Hanno sballato il mercato ma per ora solo su pochi calciatori”.

“Giuntoli juventino? De Laurentiis non me l’ha chiesto, ma non tifo Juventus. Non ho una passione per una sola squadra. Ho giocato in A con Lazio e Cremonese e a loro sono legato. Ma tifo per la squadra in cui lavoro: ho dato tutto per il Lecce, ho dato tutto per lo Spezia, ora darò tutto per il Napoli”.

“Gli operatori di mercato sono sempre alla ricerca. In questo periodo fermo ho girato molto, avevo visto anche Kim dal vivo in Turchia. In un club importante come il Napoli è evidente che devi cercare calciatori di qualità: ben venga scoprire calciatori semisconosciuti che possano esplodere”.

Il Napoli conoscerá il futuro di Osimhen entro 15 giorni

Il Napoli conoscerá il futuro di Osimhen entro 15 giorni

Victor Osimhen resta? E’ la domanda che si pone La Gazzetta dello Sport oggi in edicola: “L’effetto domino dei grandi attaccanti a livello internazionale, può finire per condizionare il mercato del Napoli. In particolare il futuro di Kylian Mbappé, che sembra ormai in rotta con il Paris Saint-Germain, che gli ha dato un ultimatum di quindici giorni: o firma il rinnovo per un altro anno o va via subito perché il club non intende perderlo a zero.

Il presidente del Napoli vorrebbe tenere il suo gioiello, perché capisce che per essere ambiziosi in Champions un attaccante così forte diventa decisivo per arrivare sino in fondo. Il Psg ha già offerto cento milioni al Napoli, ma ha ricevuto un no secco di risposta con una quotazione data di 180 milioni di euro. Ma se davvero partisse Mbappé ecco che gli sceicchi del Qatar finirebbero per mostrare tutta la potenza economica per prendersi Osimhen”.

Zanoli in prestito, Faraoni come vice Di Lorenzo: c’è l’accordo

Zanoli in prestito, Faraoni come vice Di Lorenzo: c’è l’accordo

Un capitano per dare supporto ad un capitano, scrive la Gazzetta dello Sport raccontando di Davide Faraoni come vice di Giovanni Di Lorenzo: “A 31 anni ha voglia di regalarsi la chance che non ha mai avuto in età matura e il Napoli potrebbe essere l’occasione giusta. La trattativa non è stata ancora impostata, ma le premesse ci sono: da Castel Volturno è stato registrato l’interesse e il Verona ha già dato al giocatore la disponibilità alla cessione, anche in segno di riconoscenza per la professionalità dimostrata negli anni. Per questo, nonostante anagraficamente sia leggermente fuori dai parametri, potrebbero bastare pochi milioni di euro per garantirsi una valida alternativa a destra”.

Il Napoli alla ricerca del sostituto di Kim: l’obiettivo principale è Kilman

Il Napoli alla ricerca del sostituto di Kim: l’obiettivo principale è Kilman

Il Napoli insiste per Max Kilman, scrive il Corriere dello Sport:

“Quei 50mln che Kim porterà nelle casse verranno ridistribuiti in parte. A 35 ha fissato la soglia oltre la quale non è il caso di spingersi. Ma questo è semplicemente l’inizio di una «sfida» lunga, che il Wolverhampton vorrebbe evitare e dalla quale si è sottratto con un no iniziale. La differenza, in pounds, sarebbe irrilevante (cinque milioni non cambiano la vita) però poi ci sono ragioni di principio o anche di progetto: il Wolverhampton non ha questa ossessionante necessità di far cassa, venderebbe in presenza di un affare colossale, e comunque, a scanso di equivoci, ha cominciato anche a proporre a Kilman un rinnovo. Il Napoli sta lì, ha discusso con il management del calciatore, sa che c’è il gradimento a tentare un’avventura nuova e stimolante che comprende anche la Champions League, però non basta: ci vuole (ancora) altro o la consapevolezza del Wolverhampton d’essere dinnanzi a un’offerta consistente”.