Cajuste arriva in azzurro, ecco l’identikit del nuovo centrocampista

Cajuste arriva in azzurro, ecco l’identikit del nuovo centrocampista

Arriva a Napoli per essere riserva di Anguissa. Ma anche di Lobotka. Insomma, Jens-Lys Michel Cajuste è un centrocampista duttile. Un colpo a sorpresa? No: Cajuste è sulla lista dello scouting azzurro da almeno due stagioni, era stato visionato già più volte dai membri della squadra napoletana, piaceva a diversi club europei – in Premier League, ad esempio, il Newcastle – e ora sarà azzurro per cinque anni.

Jens-Lys Michel Cajuste ha una storia particolare. Nasce in Svezia da papà americano (con origini haitiane) e mamma svedese, ma la sua carriera parte in…Cina. Sì, perché con Jens ancora piccolissimo la famiglia Cajuste si trasferisce in Cina per lavoro. Prima a Luoyang, poi a Pechino. Centrocampista a tutto tondo, 188 centimetri in altezza, fisico asciutto ma possente e grande quantità: corre per tutto il campo e lo fa con un piede destro molto educato.

La carriera di Cajuste comincia in Cina tra lo Sports Beijing e il Yu Ye Beijing. Con la famiglia rientrata in patria, comincia a indossare la maglia delle giovanili del Guldhedens e poi dell’Orgryte a Goteborg. Quest’ultima sarà l’esperienza più importante: nel 2016 fa l’esordio in prima squadra a 17 anni e due stagioni con il club svedese lo metteranno nel mirino del Midtjylland. Nel campionato danese giocherà per quattro stagioni, collezionando 79 presenze e due gol.

L’occasione giusta arriva un anno e mezzo fa in Francia. Affermatosi tra i talenti migliori in Europa, Cajuste si trasferisce nel gennaio 2022 in Francia. Il Reims lo acquista per circa 10 milioni – cifra record per il club di Ligue 1 -: in una stagione e mezza con i francesi, mette insieme 42 presenze complessive e 6 gol. Quattro nell’ultimo anno vissuto tutto in Francia, dove ha ben figurato anche contro i migliori calciatori, da Mbappé a Messi, confermandosi come centrocampista box-to-box dal potenziale ancora da esprimere.

Appassionato di basket NBA, ha due idoli calcistici: Pirlo e Busquets. Rimpercorrerne anche in parte le carriere in campo è la speranza ora di tutti i tifosi azzurri.

Zielinski vicino all’addio: il centrocampista ha capito che non ci sono alternative

Zielinski vicino all’addio: il centrocampista ha capito che non ci sono alternative

Piotr Zielinski si allontana sempre di più dal Napoli. Nella giornata di ieri 8 agosto ci sono stati dei contatti con gli arabi dell’Al Ahli per portare avanti la trattativa.

Il calciatore polacco avrebbe ormai capito di dover andare via e quella di oggi (mercoledì 9 agosto) potrebbe essere la giornata decisiva per l’ok definitivo di Piotr Zielinski alla cessione. Lo scrive sul suo sito Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport.

Il Napoli continua la strategia degli acquisti a sorpresa: Cajuste è già in viaggio per l’Italia

Il Napoli continua la strategia degli acquisti a sorpresa: Cajuste è già in viaggio per l’Italia

Jens Cajuste, centrocampista svedese del Reims, sarà un nuovo calciatore del Napoli. La notizia a sorpresa arriva da Santi Aouna, giornalista di Footmercato esperto di trasferimenti. Accordo trovato tra i due club col giocatore già in viaggio per le visite mediche. Per caratteristiche tecniche e fisiche, Cajuste, alto 188 centimetri, sarà il nuovo rinforzo in mediana, il giocatore “fisico” di cui parlava Garcia che dunque andrà a sostituire Ndombele diventando l’alternativa ad Anguissa. Nell’ultima stagione ha giocato 31 partite in Ligue 1 con tre gol.

Giuffredi: “Mario Rui vorrebbe restare, ma è stato mancato di rispetto”

Giuffredi: “Mario Rui vorrebbe restare, ma è stato mancato di rispetto”

Mario Giuffredi, l’agente tra gli altri di Mario Rui, è intervenuto ai microfoni di TVPlay: “Ci tengo a precisare alcune cose. In qualità di agente di Mario Rui non ho mai pensato di fare il mercato per il mio assistito. Mario Rui vuole continuare a Napoli: è sempre stato il suo desiderio. Abbiamo chiesto di allungare il contratto di un anno anche accettando una piccola riduzione sui due anni dell’ingaggio già in essere. Qualcosa di profondamente insolito, visto che la vittoria di uno scudetto quasi sempre coincide con un aumento dell’ingaggio. La nostra è una proposta per far comprendere l’amore che ha per Napoli.

Cos’è successo tra noi e la società? Avevo comunicato al presidente intenzioni ed esigenze di Mario Rui. Aspetti che De Laurentiis diverse volte si è reso disponibile ad accontentare. Nei fatti, non è andata assolutamente così. Dopo vari confronti con il presidente, sia di persona che telefonici, con uno scambio anche vivace di punti di vista, credo che De Laurentiis non abbia riconosciuto il giusto valore al mio assistito. Un qualcosa che io ritengo assurdo per quanto dimostrato da Mario Rui, riconosciuto dalle statistiche come uno dei migliori terzini della serie A. Ho comunicato io al presidente e Mario Rui al mister che se dovesse arrivare un’eventuale proposta chiederemo la cessione. Se non dovesse arrivare un progetto convincente allora rimarremo e ci sarà un ulteriore giocatore scontento nella squadra degli scontenti.

Ho grande rispetto del presidente e del club. Hanno dato ai miei calciatori la chance di giocare ai massimi livelli. Gli saremo riconoscenti a vita. Devo, però, tutelare i miei calciatori ed il loro valore. Nel caso di Mario Rui credo che non abbia rispettato il valore e quanto fatto sul campo. Quando ho deciso di fare questo mestiere, ho scelto di farlo mettendo al centro i miei calciatori, con la coscienza pulita nei loro confronti. Se ritengo che non stiano ricevendo la giusta riconoscenza, a me non resta che tutelare i loro interessi. E finché sarò agente, metterò sempre al primo posto il loro interesse.

Il giocatore interessa ad altre squadre, ma altre offerte non sono mai state prese in considerazione. Io posso litigare con qualsiasi presidente o direttore, ma se c’è stima ed intelligenza, si mette tutto nel dimenticatoio e si guarda avanti. Voglio solo aggiungere che nessuno dica che i procuratori sono il male del calcio. Nel mio caso, ho deciso di far rinnovare Di Lorenzo e Mario Rui senza percepire nessun compenso, lavorare senza un interesse personale. Ho voluto dimostrare con gesti concreti come si possa venire incontro ad una società come il Napoli che si è, a sua volta, mostrata sempre disponibile con i miei assistiti. Resta la mia necessità di tutelare il valore dei miei calciatori come la mia storia dimostra, senza rancore verso nessuno”.