Ciao Diego, oggi il sole splende sul nostro mare e il cielo di Napoli si tinge di un azzurro intenso. Nel giorno del tuo compleanno non posso fare a meno di pensare a te, a quello che rappresenti per tutti noi. In questo giorno speciale è l’occasione giusta per dirti quanto questa città ti ami, quanto ti porti nel cuore.
Tu, pietra miliare insieme a San Gennaro, sei parte della nostra anima, di quella napoletanità che hai reso immortale e riconoscibile in tutto il mondo.
Non sei stato solo un campione, Diego. Sei il sogno che è diventato realtà, il nostro guerriero, l’uomo che ha trasformato il San Paolo non solo in uno stadio, ma in un vero e proprio tempio, dove i fedeli andavano a vedere il profeta.
Grazie, Diego, perché quella maglia azzurra che hai indossato non è mai stata solo un pezzo di stoffa per te, ma la tua seconda pelle. Non ci sono stati contratti milionari né squadre più blasonate che ti abbiano mai fatto pensare di tradire la tua gente. Tu non eri semplicemente il capitano di una squadra di calcio: eri l’eroe di un popolo intero che, dopo anni di campionati giocati contro le grandi potenze industriali del Nord, finalmente con te ha vinto contro tutto e tutti, diventando Campione d’Italia.
Grazie a te, le nostre bandiere e le nostre sciarpe sono state sventolate con orgoglio in tutto il mondo. Quante volte, quando sembrava che tutto fosse perduto, sei riuscito a regalarci quella luce in fondo al tunnel? Quante volte ci hai fatto credere che nulla fosse impossibile?
Mi ricordo ancora la prima volta che ti ho visto giocare: insieme a milioni di altri ho sentito il mio cuore battere più forte, perché per me, da bambino, tu non eri semplicemente un calciatore, ma il mio supereroe preferito — più di un banale Superman o di un semplice Batman. Ogni tuo dribbling, ogni tuo gol, ogni tua corsa ci hanno fatto sentire vivi e orgogliosi dei nostri colori, della nostra scelta di vita.
Troppo facile tifare per Juve, Inter o Milan: essere tifosi del Napoli non significa solo vincere, ma appartenere. Appartenere a un tifo identitario, a un popolo riconosciuto in tutto il mondo, che ha in te il suo massimo simbolo. Tu ci hai fatto sentire parte di qualcosa di più grande. Sei stato la nostra forza, la nostra speranza.
Ogni volta che il Napoli scende in campo, tu sei con noi, Diego. La tua energia vive in ogni angolo della città, nelle strade, nei vicoli, nei quartieri, dove ogni scugnizzo sogna di diventare come te — ma mai meglio di te!
Nel giorno del tuo compleanno non possiamo fare altro che renderti omaggio. Tra i palazzi antichi di questa città si respira un’aria di dolce malinconia. Tu non hai avuto bisogno di tatuaggi sulla pelle per farti dichiarare amore eterno da questa gente.
Non sono solo i trofei a parlare di te, ma la passione che hai lasciato qui, in ognuno di noi. In ogni angolo di strada ci sei tu, icona vivente e vincente di una Napoli a te devota. Sei il nostro Dio, il nostro idolo, il nostro amore eterno.
Caro Diego, ti confesso che ogni volta che una partita si gioca allo stadio a te dedicato, guardo il cielo con la convinzione che tu ci stia osservando, con quel tuo sorriso da guascone napoletano che ci ha insegnato a mostrarci fieri davanti a ogni avversario, per ricordargli che questa gente non si arrenderà mai.
Ti auguro, Diego, un compleanno pieno di luce, come quella che ci hai regalato tu. Che tu possa sentire l’amore di tutta Napoli, che non smetterà mai di cantarti, di celebrarti, di amarti.
Grazie per essere stato parte della nostra vita, per averci fatto credere che, con un po’ di magia, tutto è possibile.
Testimone vivente delle tue giocate, dei tuoi dribbling e delle tue splendide punizioni, non smetterò mai di ringraziare il buon Dio perché io… HO VISTO MARADONA!
Gennaro Di Franco
A te, Diego, che hai fatto sognare un popolo


