Dopo la sconfitta del Napoli contro il Milan, rimediata la scorsa domenica a San Siro, Kevin De Bruyne è stato al centro dell’attenzione mediatica per aver reagito in maniera evidentemente contrariata ad una sostituzione.
Nonostante il rigore del 2 a 1 realizzato al 60′, che ha accorciato le distanze dai rossoneri, Antonio Conte ha preferito inserire Elmas al posto del belga per il finale di partita.
Una scelta che l’ex City non ha accolto nel migliore dei modi. Come rivelato dall’ultimo episodio di “BordoCam”, a cura di DAZN, il classe 1991 è uscito dal campo esclamando con veemenza: “Ma che ca**o, stiamo perdendo.”
Parole non di certo casuali e che portano ad una conclusione: De Bruyne sente di poter fare la differenza e vuole aiutare la squadra a tutti i costi.
Dalla bufera…
Il suo atteggiamento, però, ha avuto l’effetto contrario, mettendo Conte in primis e l’intero ambiente in secundis al centro di una vera e propria burrasca mediatica.
L’allenatore azzurro è stato chiaro sin da subito ai microfoni della stampa. Nella conferenza post-partita con il Milan ha dichiarato: “De Bruyne? Mi auguro che fosse contrariato per il risultato, altrimenti ha preso la persona sbagliata.”
Neanche 24 ore dopo, Conte ha optato per radunare il gruppo e ricordare – in un discorso generale – che è lui a prendere le decisioni. I calciatori devono accettarle, che siano d’accordo o meno.
Alla vigilia dell’incontro con lo Sporting, ecco la risposta del tecnico alla stampa: “Caso De Bruyne? Chi mi conosce sa il mio punto di vista su determinati comportamenti. Sta a me ripristinare la situazione e ribadire alcuni concetti, in modo che una volta la concedi e la seconda volta no. La situazione è già chiusa, già tutta chiarita. Patti chiari, amicizia lunga, si dice a casa mia.”
Contro la squadra portoghese, De Bruyne è regolarmente in campo. Nella prima notte europea allo Stadio Maradona, la voglia di rispondere alle parole con i fatti è tanta. E l’esecuzione non poteva essere migliore.
…Alla gloria
Ll’ex City mette in scena la sua miglior prestazione in azzurro. Una prestazione condita da due assist – entrambi per Højlund – che si rivelano decisivi per la vittoria finale.
Due assist che non vanno assolutamente sottovalutati, seppur per motivi diversi. Nella prima circostanza, De Bruyne recupera il pallone al limite della propria area di rigore, scambia con Anguissa e semina due avversari con uno scatto, per poi trovare il passaggio filtrante perfetto per il danese.
Nel secondo caso, invece, il belga batte velocemente un calcio d’angolo per cogliere di sorpresa la difesa dello Sporting e, dopo una breve circolazione palla che coinvolge Lang e Gutiérrez, trova nuovamente l’attaccante con un cross perfetto.
A seguito di una partita giocata in quel modo, non potevano che arrivare i complimenti di Conte: “De Bruyne ci permette di alzare il livello”.
Il belga, trovando una marcia in più dal punto di vista della prestazione individuale, ha contribuito alla performance complessiva della squadra. In 7 partite (di cui una durata solo 20 minuti a Manchester, la sua vecchia casa), il suo bilancio in azzurro è di 3 gol e 2 assist. Un bilancio che lo rende di gran lunga il giocatore con più contributi gol della rosa; che dimostra la sua capacità di poter ancora essere incisivo e, in alcuni casi, decisivo.
Insomma, anche un campione come Kevin De Bruyne si è ritrovato a dover imparare la lezione, forse strappando una pagina dal libro di Antonio Conte: testa bassa e lavorare, a parlare è il campo. Un principio che non ammette eccezioni, neanche per i campioni.
Fabrizio Parascandolo


