Al termine della sconfitta per 2 reti a 0 contro il Manchester City, l’allenatore del Napoli Antonio Conte ha commentato la partita ai microfoni della stampa.
Ecco le sue parole: “Tutti quanti siamo rimasti con l’amaro in bocca. Dispiace perché avevamo preparato una partita come l’avevamo giocata nei primi 20 minuti. L’espulsione ha rovinato, ha cambiato la partita, poi che sia giusta o meno non sta a me dirlo. Non l’ho rivista. Già è difficile giocare con il Manchester City in 11 contro 11, ma in quei 20 minuti avevo visto comunque grande atteggiamento, avrebbero avuto grande difficoltà stasera contro di noi. I ragazzi sono stati bravi a tenere botta, ma già è difficile normalmente uscire indenni qui contro il Manchester City, se poi rimani in 10 è praticamente impossibile.
“A volte il diavolo ci mette la coda, si dice… A volte c’è un destino un po’ beffardo. L’anno scorso abbiamo subito una sola espulsione e oggi, nel giorno del ritorno in Champions e di De Bruyne qui, c’è stata l’espulsione dopo 20 minuti. [Togliere De Bruyne, ndr] Era l’unica cosa che potessi fare. Mi è dispiaciuto per il ragazzo, per lui e per la squadra, perché mi son privato del suo apporto e a lui abbiam tolto anche la soddisfazione di poter giocare tutta la partita o gran parte della partita.
“Io sono molto onesto. Nei primi 20 minuti ho avuto la sensazione che la partita l’avessimo preparata nel modo giusto, con la pressione e con i tempi giusti, per poi vedere che con la palla tra i piedi potevamo andargli a fare male. Un’espulsione partite così te le rovina. Poi già è difficile in 11 contro 11, se resti in dieci per 90-95 minuti poi subentra la stanchezza, lo sappiamo. A un certo punto, al 70′, ho fatto tre sostituzioni per far entrare gente più fresca. Lobo, lo stesso Frank, Matteo stesso, per il quale è cambiata totalmente la partita. Ha dovuto fare il quinto, ma non è un quinto. Si abbassa se si deve abbassare, ma non è un quinto e ci siamo un po’ snaturati. Abbiamo cercato di portare a casa il risultato, ma sapevamo che sarebbe stata molto molto difficile. Contento dell’abnegazione e della voglia che hanno messo i ragazzi, esco con risposte positive anche per il cammino europeo.
“Queste son partite in cui sei costretto a difenderti… Prendiamo gol quando vogliamo andare ad attaccare alti un fallo laterale e lì sbagliamo. Noi avevamo impostato la partita aggressiva, prendendoli nella loro metà campo, se poi resti in dieci devi giocare comunque di ripartenza. Cosa che non vogliamo fare, ma oggi l’abbiamo dovuto fare. Prendiamo gol andando ad attaccare alti un fallo laterale, in 10 contro 11, è stato un eccesso di generosità. Dobbiamo imparare ad essere un po’ più furbi, più scaltri in queste situazioni. Prima volta che restiamo in 10 in un anno, nella partita meno indicata… Io però ho visto cose positive, nell’atteggiamento, nella voglia e nella determinazione dei ragazzi. Con che piglio sono venuti i ragazzi qui, di volersela giocare alla pari. Ero più arrabbiato per il finale con la Fiorentina, gli ultimi 10 minuti, oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo stati costretti a difenderci, anche se non vogliamo farlo. Se non sei in campo con la testa giusta, in queste partite rischi anche di prendere goleade, perché il City in superiorità numerica può fartene anche 5-6 di gol”, ha ribadito infine l’allenatore azzurro.
Fabrizio Parascandolo


