IL DIARIO DI DIMARO – Lang: “Sono qui per vincere e scrivere la mia storia. Feat con Geolier? Vedremo”

da | 20 Lug 2025 | Redazione, Ultime news

Noa Lang, nuovo acquisto del Napoli, è stato presentato alla stampa nella terza giornata del ritiro estivo in quel di Dimaro Folgarida: ecco l’intera conferenza.

Come hai vissuto la lunga trattativa per il trasferimento?

“C’era stata la possibilità di venire a Napoli già l’inverno scorso, io lo volevo ma il PSV non mi ha lasciato partire. Poi il Napoli è tornato alla carica. Per me è un sogno e un onore. ho spinto molto in questa direzione. Parlavo in continuazione col mio agente, gli chiedevo sempre se fosse fatta e lui mi diceva di aspettare. Alla fine sono contento si sia fatto”.

Che tipo di calciatore sei?

“Amo dribblare. Da me potete aspettarvi tante finalizzazioni, tante giocate. Sono il tipo di giocatore che il tifoso vuole vedere giocare allo stadio. Appena prendo il pallone il tifoso si sporge in avanti per vedermi giocare”.

Hai notato grandi differenze tra gli allenamenti di Conte e quelli che facevi in Olanda?

“La prima parola che ho imparato in italiano è ‘stanco’, perché qui le sedute d’allenamento sono molto pesanti. In Olanda si lavora soprattutto con la palla, qui invece c’è tanta corsa. ma è una cosa positiva per me, anche per uscire dalla mia zona di comfort. È il momento di lavorare duro per diventare la miglior versione di me stesso”.

Impressioni sull’ambiente?

“Anzitutto il Napoli è un grande club, ci sono tifosi ovunque. Ho passato solo due giorni in città e ho visto bandiere ovunque. Non ci sono paragoni con l’Olanda e col modo di vivere il calcio lì”.

In Olanda sei un rapper conosciuto e a Napoli si vive anche di musica.

“La musica mi fa stare bene, mi piace farla nel tempo libero. Chiederò il permesso alla società per farla anche qui, altrimenti ascolterò la musica italiana”.

Hai tanti tatuaggi: ne farai uno anche per il Napoli?

“Non ho nessun tatuaggio che ricordi una squadra di calcio, non ci ho mai pensato”.

Puoi essere l’erede di Kvaratskhelia?

“Sono molto fiducioso di poter raggiungere un buon livello qui a Napoli. Credo molto nelle mie qualità, la società ha riposto grande fiducia in me. Credo di poter avere successo sia a livello collettivo che individuale. So quant’è forte Kvaratskhelia, ma io sono Lang e voglio scrivere la mia storia qui. Ho fiducia in me e anche la società”.

Hai l’ambizione di vincere lo Scudetto?

“Mi renderebbe molto felice vincere lo Scudetto. Sono già stato campione cinque volte tra Olanda e Belgio, sarebbe un sogno vincere lo Scudetto anche in Italia col Napoli. Ma andiamo piano piano, pensiamo a fare buone prestazioni e poi si vedrà”.

Sei stato vicino al Milan in passato, avevi già tanta voglia di Italia: cosa ti incuriosisce di questo Paese?

“A dir la verità quell’interesse da parte del Milan è stato un po’ esagerato dalla stampa. Loro hanno avuto degli incontri con mio padre e il mio procuratore, ma non siamo mai stati vicini. Dell’Italia mi piace la cultura, la passione per il calcio, la cucina, il popolo. Non vedo l’ora di poter scoprire l’Italia anche dal punto di vista calcistico”.

Che titolo darebbe a questa sua esperienza?

“Sono qui per vincere, potrebbe essere questo un buon titolo da giornale. Potete fare ciò che vi pare di questa mia dichiarazioni. È così, sono qui per vincere”.

Hai parlato delle tue qualità offensive, hai avuto modo di parlare con Conte anche dell’altra fase di gioco?

“Sicuramente il calcio in Olanda è molto diverso da questo punto di vista, perché spesso si ha la palla e si gioca in una squadra più forte. È il momento di diventare un giocatore completo e migliorare le mie qualità difensive. Sono venuto in Italia anche per questo e credo che l’allenatore sia quello giusto”.

Dove puoi migliorare?

“So di dover migliore difensivamente anche dal punto di vista tattico, è una sfida. Ma l’allenatore è perfetto per questo addestremento, sono convinto che con lui migliorerò tanto”.

Come ci si sente ad avere in squadra giocatori come De Bruyne e Lukaku?

“Sono onorato di condividere il campo di allenamento con loro ogni giorno. Credo possano aiutarmi a diventare un giocatore migliore, non vedo l’ora di giocare con loro”.

Hai in mente un feat con Geolier?

“Vediamo, già l’ho conosciuto il giorno della firma del contratto, è venuto allo stadio e vediamo cosa può succedere”.

In Italia si tende a raddoppiare i calciatori che dribblano come te.

“Se ha visto le partite di Champions avrà visto che spesso e volentieri i difensori mi raddoppiano e mi piace questa sfida perché così elimino due calciatori col dribbling. In Italia si difende molto bene, ma io attacco bene, sono piuttosto fiducioso sulle mie qualità”.

Fabrizio Parascandolo