Chi può essere il sostituto di Roberto Mancini?
Si brancola nel buio, cercando di fare luce con la ragione. Non può essere “uno qualunque” vista l’importanza del ruolo e la necessità di rialzare la testa dopo i due Mondiali non disputati. Deve essere un personaggio di carisma. Al momento i nomi sono quelli di Spalletti e Conte, aggiungendo Allegri (ma dovrebbe lasciare la Juve) più Cannavaro e De Rossi per il loro ruolo con la Nazionale in passato.
Il primo nome che viene naturalmente in mente è quello di Luciano Spalletti. È il tecnico campione d’Italia in carica, capace di riportare il Napoli ai vertici del calcio italiano dopo tre decenni. In passato ha ammesso di essere abbastanza affascinato dall’idea di fare il CT. Attualmente è totalmente libero dopo aver risolto il rapporto con il Napoli.
Nella tipologia di Spalletti c’è anche Antonio Conte. Ha chiuso con largo anticipo sulla scadenza naturale il suo rapporto con il Tottenham, è stato accostato ad alcuni club senza mai intavolare davvero una trattativa. Dalla sua ha anche l’esperienza come CT azzurro con ottimo profitto, avuta prima di tentare l’avventura in Premier League. Viene da un lungo periodo di stipendi molto elevati ma dalla cerchia dei suoi amici sono uscite voci che lo danno disposto ad accontentarsi di cifre più alla portata della Federazione.
Si è parlato recentemente anche di una suggestione Allegri, che era stata ipotizzata per il 2024, dopo l’Europeo. Certo adesso sarebbe molto complicata da anticipare, per l’alto valore del contratto con la Juve (7,5 milioni più bonus) e per il particolare periodo in cui tutto questo sta avvenendo.
Restano poi due possibili sorprese, due ex giocatori che un Mondiale l’hanno già vinto, nel 2006, e che poi nella carriera da allenatori non hanno avuto lo stesso impatto. Il primo è Fabio Cannavaro, che ha avuto esperienze in panchina in Cina prima e nel Benevento poi, e che da molti anni è sotto osservazione da parte degli ambienti federali per un possibile incarico. Il secondo è Daniele De Rossi, ancora agli albori della sua carriera da tecnico.