Appuntamento a Dimaro a partire dalle 21.15, con Rudi Garcia che risponderà alle domande dei tifosi del Napoli presenti in piazza. Presenti anche Pierluigi Gollini e Juan Jesus.
21.22 – Inizia l’evento con i tifosi.
Inizia Rudi Garcia – “Quali sono le mie ambizioni per quest’anno? Quando fai un gioco lo si fa per vincere, anche noi iniziamo per vincere”.
Ancora l’allenatore azzurro – “La prima emozione appena arrivato a Napoli? Quando sono arrivato a metà giugno, anche se i giocatori erano in vacanza, ho visto Napoli tutta azzurra. Tante bandiere, striscioni per lo Scudetto e questo mi è piaciuto molto. Ho capito che è più di una passione, qua sembra quasi una religione e mi piace tanto”.
Parla anche Juan Jesus – “Aver vinto lo Scudetto per tutti noi è stata un’emozione incredibile, per la quale ci vorrà ancora del tempo affinché la realizziamo a pieno. Gli altri ci davano sesti, settimi e fuori dalla Champions e invece…Kim? La società sicuramente dovrà cercare qualcuno, un po’ come quello che è successo dopo Koulibaly. Ci affidiamo alla dirigenza completamente per la scelta”.
Tocca a Gollini – “Per un ragazzo italiano, vincere uno Scudetto è qualcosa di unico che ripaga tutto ciò che è stato sacrificato in carriera. Poi qua a Napoli è speciale. Come mi preparo sui rigori? Quello è il momento in cui ho poche pressioni, perché se non la pari non hai colpe e se la pari sei un eroe. Un rigore per me è un momento di esaltazione”.
Di nuovo Rudi Garcia – Raspadori? Per vincere non ci vuole solo un ingrediente. Ci vuole sale, pepe, basilico e Raspadori è uno di quegli ingredienti. Un qualcosa in più che mette sale, pepe e gol a tutti gli effetti. Sono una persona che ama la logica: se una squadra gioca bene e lo fa spessissimo, allora ha più chance di vincere le partite. L’obiettivo è questo. Il sostituto di Kim? Abbiamo come difensori centrali Juan Jesus che è un ottimo giocatore, così come Rrahmani e Ostigard. Questi li abbiamo in casa e non si muovono. Poi, se possiamo trovare un quarto numericamente che ha la possibilità di mostrare delle qualità per giocare titolare ben venga, altrimenti ne ho già tre”.
Sempre Garcia – “Osimhen arriva domani, il presidente è molto ambizioso e non vuole fermarsi. Avremo una squadra di qualità”.
Juan Jesus – “Se mi sento un leader? Mi sento a disposizione di tutti, sono il più adulto e se posso aggiungere qualcosa ci sono. Non trovo che leader però sia la parola giusta”.
Gollini – “Napoli è speciale perché per il mio carattere è la città adatta. Per l’arte, per l’amore per il calcio che è differente e lo senti. Quello che abbiamo vissuto non è che la prova. Anche i miei genitori la amano, non li ho mai visti mangiare così tanto”.
Si torna dall’allenatore – “La città di Napoli? Non la conoscevo. Napoli è piena d’arte e voglio scoprirla fino in fondo: si può godere del clima e del cibo”.
Continua Garcia – “Sostituto di Ndombelé? Devo allenare tutto il gruppo per conoscerli meglio ma abbiamo tanta qualità a centrocampo, sono complementari e ci sono alcuni che possono fare gli esterni d’attacco. Ndombelé l’ho conosciuto in Francia da avversario e troveremo un giocatore per sostituirlo. Chi è a Napoli deve saper giocare a pallone, ma vorrei un calciatore di fisicità per aiutare Anguissa”.
Gollini – “Ho iniziato a giocare quattro anni. Giocavo davanti, poi alla Spal ho cambiato ruolo e mi è piaciuto fare il portiere”.
Garcia – “Quando ho iniziato la mia carriera da allenatore? Ho deciso di fare l’allenatore molto presto. Mio padre è stato calciatore e allenatore, ma non con i professionisti. Lavorava durante il giorno e la sera andava al campo e nei week end partiva. Io l’ho visto poco. e pensavo che fosse un mestiere ingrato. Ma sapevo, nel profondo del cuore, che il mio mestiere sarebbe stato questo”.
Juan Jesus – “Cosa penso di Garcia? Conoscevamo la sua storia, lo abbiamo incontrato da avversario. Ha espresso un bel calcio, con la Roma ha fatto il record di vittorie. Speriamo di rifarlo qui: è una persona preparata, brava e umana”.
Si torna da Rudi Garcia – “Il mio lavoro sarà di testa, per spingere i giocatori a restare ad alti livelli. Io devo fare in modo di far restare l’asticella molto alta. Il mio lavoro sarà più psicologico”.
Ancora domande per Garcia – “Champions o un nuovo scudetto? “Tutti e due. Tiri da fuori area in allenamento? Quando giochi contro squadre che si chiudono in difesa, una delle possibilità per segnare è tirare dalla distanza. Vediamo chi saprà farlo e ci lavoreremo”.
Per Gollini – “Alternanza con Meret? “Quando giochi in una società come il Napoli è normale che in ogni ruolo ci siano due calciatori forti, è giusto così. Con Alex siamo un buon gruppo di portieri, darò il massimo per mettere in difficoltà il mister ma quello che conta è che siamo compatti”.
Per Garcia sui rigori – “Tecnicamente si può lavorare. Poi ci sono calciatori più freddi in questo contesto, rispetto ad altri. Calciarli a Dimaro è un conto, farlo in grandi partite è un altro. Poi vedremo, è dovuto anche alla qualità dei portieri: alti, forte e che studiano. Non li ha sbagliati solo il Napoli ma anche altre”.
Juan Jesus – “Cosa serve per arrivare in serie A? Bisogna sudare e rincorrere il proprio sogno, fare delle cose per assecondare il proprio obiettivo. Mangiare bene, lavorare tanto e dormire bene”.
Gollini – “Cosa che serve per diventare forte? Innanzitutto il talento, che poi va allenato e coltivato. Tutti hanno fame ma conta dare tutto te stesso. Bisogna fare sacrifici, ci sono momenti belli e brutti ma si deve sempre lavorare duro”.
Garcia – “Come giocherà il Napoli? Faremo in modo di fare un gioco bello ed efficace. Abbiamo fatto un grande acquisto con Gollini, avere due portieri forti è un’assicurazione. Inizieremo con il 4-3-3, devo vedere anche i giovani della Primavera per capire se qualcuno può restare con noi. Sapere di aver una squadra top rende difficile l’arrivo di giovani ma lavoreremo anche su altri sistemi di gioco. Vedremo se cambiare in corso. Il 4-3-3 si può cambiare, ma i giocatori devono essere bravi a farlo in corsa. I giovani? Da quando abbiamo iniziato un po’ di partitelle, tutti giocano nel loro posto e c’è qualcuno che mi piace. Non guardo quello che hanno fatto prima, li vedo qui per la prima volta. Li vedremo in amichevole, poi vedremo in funzione di quelli che tornano. Più difficile per un giovane attaccante ma c’è da riflettere tanto”.
Juan Jesus – “Proveremo a vincere la Champions come una grande squadra. Lo scorso anno potevamo arrivare un po’ più lontano per la qualità di gioco mostrata nelle partite. A gennaio giocheremo la Supercoppa e vogliamo andare a prendercela”
Gollini – “Come rendere al meglio anche con pochi minuti? Ci si deve allenare sempre bene, anche quando non giochi. Se mentalmente ti alleni sapendo di non giocare diventa dura”.
Juan Jesus – “Entrare a freddo è dura, gli altri corrono tanto: bisogna lavorare sempre tanto per farsi trovare pronti”.
Chiude Garcia – “Il calcio non è più lo stesso di 10 anni fa, è tanto migliorato. Anche gli arbitri sono più aiutati con il VAR. Ho lasciato il violino a casa, spero non serva”.
22:02 – Juan Jesus, Gollini e Garcia salutano i tifosi.