Dopo il primo giorno di allenamenti nel ritiro di Dimaro, l’allenatore del Napoli Rudi Garcia alle 19.30 risponderà alle domande della stampa nel teatro comunale di Dimaro-Folgarida.
Queste le parole del francese:
“Prima volta qua a Dimaro? Già sono venuto tre anni fa in Trentino ma non a Dimaro, qui vicino. Si sta molto bene, qui è tutto molto bello. C’è un’atmosfera incredibile, sembra di allenarsi al Maradona. Tanti tifosi e tanti bambini con le maglie azzurre, il calcio dovrebbe essere questo. Tanti tifosi e tanti bambini con le maglie azzurre, il calcio dovrebbe essere questo. In Francia non c’è questa cosa del villaggio Napoli, mi era mancata. Il calcio dovrebbe essere così, ho visto tanti bambini con la famiglia. Si vede e si avverte l’amore per il club, la maglia e i suoi giocatori. Dopo 33 anni e dopo Maradona, vincere lo scudetto è fantastico. Si tratta di un grande traguardo, complimenti a coloro che hanno partecipato allo scudetto. Grazie anche Spalletti che ha detto di lasciarmi lavorare. Maxime Lopez? L’ho fatto esordire io, ha gran personalità. Ma non è uno che raggiungerà la nostra squadra perché non è il profilo che cerchiamo.
Osimhen? Posso assicurare che vuole rimanere, è contento di essere con noi e vuole fare ancora grandi cose. Addio Sinatti? Gli ho proposto di rimanere con noi, mettendolo allo stesso livello con Rongoni, ma dopo una riflessione mi ha detto che non gli andava di rimanere e che non aveva energie. E’ un peccato, perché so che in questo club c’è qualità, c’è gente che conosce i calciatori e può farci guadagnare tempo. Ma rispetto la sua decisione.
Addio Kim e sostituto? Un allenatore vuole avere il più presto possibile la rosa al completo, ma questo è utopia. Abbiamo tempo per trovare il nuovo centrale. Il club ci lavora da un po’, abbiamo delle possibilità, ma vogliamo essere sicuri il più possibile. Per cui valutiamo anche l’aspetto economico, io non ho fretta.
I calciatori sono tutti attenti, tutti motivati, oggi già ci sono stati un po’ di duelli e un bel ritmo. Vuol dire che hanno fame. Dai giovani me l’aspetto, vogliono farmi vedere qualcosa. Non vedo l’ora che arrivino anche i nazionali e di essere al completo. Kvara resta con Osimhen? Spero che loro due continueranno a fare la differenza e a farci vincere, ma io sono attento a non mettere troppi singoli davanti al collettivo. Qui tutti sono importanti.
Cosa ne penso di De Laurentiis? Mi piace la sua ambizione. Avremmo una grande squadra, Kim non sarà più con noi, ma vorrei che tenessimo tutti gli altri. Vedremo se poi ci saranno alcuni ruoli da raddoppiare, ci sono alcuni profili i quali possono raggiungere la squadra ed aiutare alcuni parametri. Abbiamo integrato tanti giovani, ci sono calciatori ritornati dai prestiti. Volevo vederli con i miei occhi e valutarli, mi auguro che almeno uno possa restare e fare grandi cose con il Napoli.
Vice-Anguissa? Ndombelé va sostituito. Per giocare con noi serve anche un po’ di fisicità, come Anguissa, ed è una caratteristica che ricerchiamo.
C’è tanta intensità negli allenamenti, la preparazione è decisiva. Chi si prepara bene fa una bella stagione. Quando giochi la Champions League, dopo la sosta di settembre giochi ogni tre giorni, quindi bisogna fare tutto prima dal punto di vista della preparazione. Lavoriamo anche sul possesso palla, il pressing alto e soprattutto quello immediato dopo aver perso palla. Su questo si lavora e i giocatori sono abituati a giocare così. Abbiamo calciatori che possono fare più cose, non solo giocare nella metà campo avversaria, ma anche nelle ripartenze. Sui calci piazzati e su altre 2-3 cose possiamo migliorare.
Zielinski? Lui e Lozano sono a scadenza, quindi è logico che nel club si facciano delle valutazioni: venderli o tenerli. Io vorrei tenerli tutti. Lasciatemi anche il tempo di parlare con ognuno di loro, perché c’è quello che voglio io e anche quello che vogliono i giocatori. Magari qualcuno vuole andare via o vuole rimanere a tutti i costi, quindi conta anche quello che dicono loro. Io sicuramente voglio tenerli tutti.
Raspadori? Quando vedi i giocatori hai una tua idea, però non conosci mai un giocatore se non lo alleni. Lasciatemelo allenare e poi potrò rispondere su questo tema. Io ho delle idee, ma vanno verificate.
La costruzione dal basso? A me piace partire da dietro, ma in una squadra c’è anche la concretezza. Lasciatemi tempo perché la metà della rosa ancora non la conosco. Fatemi capire chi sono i leader, per capire su chi mi posso poggiare per le letture durante la partita. Ci sono giocatori che devono orientare la squadra. Una buona squadra si vede quando perde una partita che doveva vincere, là si vede se hai una rosa di qualità o no.
I nazionali arriveranno la prossima settimana. Non giocheranno la prima amichevole, ma già alla seconda ci saranno. Il tempo stringe un po’, dovremo mettere a fuoco tante cose. La prima cosa è mettere in giocatori in buona forma. Zanoli? Valuterò se è idoneo a rimanere con noi, per fare delle partite importanti. Questi sono i parametri e i profili di cui parliamo con i dirigenti.
L’anno scorso troppi rigori sbagliati? Ne parlavo con un mio collaboratore che era qua l’anno scorso e dicevo che alcuni rigori sono stati parati dai portieri. Lui diceva che forse adesso con la qualità dei portieri, più alti, forse non è solo un problema nostro. Però è giusto lavorarci perché il rigore è un gesto tecnico. L’unica cosa che non puoi mai riprodurre è il contesto: non ci alleniamo davanti a 50 mila persone e con la pressione della gara. Andranno curati, così come le punizioni. Elmas? Lui è un giocatore polivalente e per l’allenatore è un regalo. Nelle rose ci sono 1-2 giocatori così di solito, per me sono importanti. Non so dove lo collocherò, quando l’avrò visto ne parleremo. La certezza è legata alle sue straordinarie qualità.
Il Napoli ha vinto il terzo scudetto 33 anni dopo il secondo. Nel 2011 io vinsi il campionato e la Coppa di Francia rispettivamente dopo 52 e 55 al Lille, quindi so che vincere in queste condizioni è meraviglioso. Siamo campioni d’Italia, dobbiamo farlo vedere in campo. Devo lavorare già da subito sulla testa dei giocatori per mantenere il livello avuto l’anno scorso. Io so che rendimento possono avere, l’anno scorso hanno alzato l’asticella e quindi mi aspetto che si resti là.
Mercato? Mi diverto a leggere alcune notizie, a volte potete darmi anche delle idee. Con il DS Meluso siamo ancora più forti su questo punto.
Obiettivi della squadra? Il Napoli deve giocare la Champions, questo è sicuro. Il club deve essere tutti gli anni nei primi 4 posti in campionato. E poi c’è la Champions in cui mi sembra che l’anno scorso è stato raggiunto un record storico coi quarti di finale, quindi anche questo è difficile da eguagliare e superare. So cosa vuol dire, ho fatto le semifinali con il Lione. Il Manchester City ha vinto la Champions League per la prima volta dopo 15 anni di una proprietà con forti mezzi e da 7 col miglior allenatore al mondo, Guardiola. Questo per dire che è difficile, ma io gioco sempre per vincere.
Nuove maglie? Ho visto quella azzurra e devo dire che il lavoro di Valentina De Laurentiis è stato bellissimo, non ho avuto occasione però di osservare quella bianca. Le maglie più belle sono quelle più semplici e le nostre sono di una grande bellezza”.