Luciano Spalletti è entrato ufficialmente nel suo anno sabbatico. Avrà tempo per dedicarsi alla famiglia, alla sua terra. Sul Corriere dello Sport di oggi si leggono alcune sue riflessioni:
Qual è lo stato d’animo di Spalletti?
«Ci sono dei pensieri che appartengono solo a me e credo che ciò capiti un po’ a tutti. Io ho avuto molte notti a disposizione per riflettere: in questa esperienza non mi ha potuto seguire la famiglia perché i miei figli lavorano a Milano e la bimba va a scuola a Milano e la sera restavo nel mio covo di Castel Volturno, dove mi trovavo benissimo, e di riflessioni ne sono venute fuori tante. Tutte non si possono dire. Qualcuna, sì, poi: piano piano, “doce doce”, come si dice a Napoli».
Nonostante abbia deciso di fermarsi, il suo nome viene accostato a club o a situazioni…
«Nel percorso di ognuno si arriva in fondo per vedere a che razza si appartiene: si capirà, quindi, se sono coerente oppure no. Io quest’anno non alleno e poi la prossima stagione mi chiederò se avrò dentro delle motivazioni che servono per andare a donare qualcosa di mio».
Napoli cerca un suo successore.
«Se non mi ci fa entrare in questo argomento è meglio, anche perché non saprei cosa dire. Il presidente ha dimostrato di saper scegliere allenatori eccellenti e dunque lasciamo fare a lui».