“The Coach Experience”, evento organizzato dall’Associazione italiana allenatori di calcio presieduta da Renzo Ulivieri, vede tra gli ospiti illustri anche uno dei principali protagonisti del terzo Scudetto del Napoli: Luciano Spalletti.
L’allenatore toscano, intervenuto a margine della manifestazione, ha parlato anche del suo possibile successore sulla panchina azzurra. Queste le sue dichiarazioni:
“Nel percorso che ho fatto per arrivare allo scudetto le tappe sono state tante. L’Empoli in cui ho giocato 30 anni fa? Da quella squadra e quel tecnico ho imparato tanto. Molti di quei compagni sono diventati miei collaboratori durante il mio percorso. Ho avuto la fortuna di allenare grandi campioni e giocare bellissime partite.
Con il popolo di Napoli è nato un legame che durerà per sempre e che mi sono voluto cicatrizzare, perché non tutte le cicatrici sono un male. Come ho detto in conferenza stampa, se vuoi davvero bene a qualcuno devi essere in grado di dedicargli il tuo tempo. Io al Napoli ho dedicato tutto il mio tempo, così come al calcio. Sono un allenatore coerente con me stesso e al di là dei difetti avrò delle qualità che mi hanno permesso di vincere questo scudetto, che è la cosa più bella che mi potesse capitare.
La finale di Champions League? Guarderò sicuramente la partita, perché amo il calcio e sono anche amico di Guardiola. All’Inter ho vissuto due anni bellissimi, salvo poi decidere di prendere una strada diversa che si è dimostrata evidentemente giusta, se oggi sono a giocarsi la Champions.
Un pizzico di rammarico per la Champions del Napoli? Sì, potevamo arrivare alla finale ma bisognerebbe analizzare cos’è successo. Ci sono andate diverse cose di traverso, ma lo si accetta con tranquillità. Spero il Napoli possa arrivarci in futuro.
Anno sabbatico? Ribadisco che la prossima stagione rimarrò fermo, poi vedremo se avrò ancora gli stimoli per dare qualcosa al calcio.
Il mio successore a Napoli? Non saprei cosa dire. Ne conosco tanti di allenatori, ma De Laurentiis ha dimostrato di saper scegliere. Vincenzo Italiano poteva essere un profilo giusto per il Napoli, perché ha la voglia con la sua squadra di fare la gara. Si è visto con le due finali, seppur perse, dove la squadra ha dato tutto. La partita viene determinata dagli episodi, ma se ci sei arrivato significa che hai lavorato bene”.