Tiene banco in casa Napoli il ritorno di Victor Osimhen a guidare l’attacco azzurro. L’attaccante ha saltato le ultime due partite in campionato (con Milan e Lecce) a causa di un infortunio rimediato dopo il ritorno dalla nazionale. Uno stop inaspettato che ha dato meno certezze alla manovra napoletana, caratterizzata soprattutto dai suoi stacchi di testa e dai suoi affondi. Spalletti ha provato a metterci una pezza con Simeone e Raspadori ma, complice l’infortunio del primo rimediato al Via del Mare, ha cominciato a sperare nel ritorno del nigeriano. C’è un quarto di finale di Champions League da giocare, ancora una volta contro i rossoneri di Pioli, con una semifinale che rappresenterebbe l’ennesima ciliegina sulla torta di una stagione strepitosa. Con il Lecce c’è stato più cuore che tecnica con il capitano Di Lorenzo che ha regalato i tre punti ai propri compagni. Con il Milan servirà sicuramente il numero nove azzurro, che spinge per il rientro: c’è la storia da scrivere, il nigeriano, certamente, non vuole tirarsi indietro da un’altra sfida, ossia quella di portare il Napoli alla fase successiva della competizione. Osimhen, come spesso fa, corre per cercare di scendere in campo a San Siro nell’andata di mercoledì: con lui in campo, e diciamoci la verità, è tutta un’altra cosa. Spalletti spera, Napoli invece prega sperando nella resurrezione del proprio centravanti, aggrappandosi a questi giorni di quiete per giocarsi tutte le carte nella trasferta di Milano. Sarebbe un peccato nom sfruttare una chance del genere, specie con un entusiasmo che non si vedeva dai tempi di Sarri o, addirittura, da quelli di Diego Armando Maradona.
Il ritorno (fondamentale) di Osimhen
