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Napoli tra campo e rinnovi contrattuali, il club progetta il futuro

da | 9 Apr 2023 | Redazione, TOP NEWS

La stagione 2022/23 sta volgendo al termine in modo trionfale per il Napoli, vicinissimo a raggiungere il terzo Scudetto della sua storia e attualmente ancora in corsa in Champions League, ma in casa azzurra un tema che resta sempre attivo è quello legato al mercato: tante saranno infatti le richieste per i protagonisti di quest’annata – basti pensare a Osimhen, Kvaratskhelia e Kim – ma anche il capitolo rinnovi occupa decisamente tanto la mente della dirigenza, viste le scadenze ravvicinate di diversi calciatori.

Iniziando l’analisi dai portieri, la situazione risulta decisamente intricata a cominciare da Alex Meret: il numero uno azzurro, che si è ripreso definitivamente la titolarità dopo diversi campionati in alternanza o addirittura alle spalle di Ospina, ha rinnovato ad ottobre fino al 30 giugno del 2024 e c’è nel suo contratto un’opzione in favore del club azzurro per allungare la scadenza fino al 2025. Possibile però che le prestazioni di questa stagione possano indurre la società a ridiscutere nuovamente i termini dell’accordo – in termini sia economici che di durata – che a riflettere su un’eventuale cessione in caso di offerte importanti dall’estero. Anche perché, alle spalle dell’ex SPAL e Udinese, scalpita Pierluigi Gollini: l’estremo difensore bolognese, arrivato in prestito a gennaio dalla Fiorentina in un’operazione che ha coinvolto anche Sirigu, nell’unica volta in cui è stato chiamato in causa – contro l’Atalanta di cui fu un pilastro qualche stagione fa – ha dimostrato di essersi subito ben proiettato nell’ambiente campano e questo potrebbe portare a un suo riscatto (il suo cartellino appartiene all’Atalanta ed è valutato circa 8 milioni). Da valutare infine anche il destino del terzo portiere Davide Marfella, che ha un rapporto in scadenza al 30 giugno.

Passando al reparto difensivo, il DS Giuntoli qui ha già risolto due dubbi che albergavano nella mente dei tifosi con i prolungamenti di Juan Jesus e Amir Rrahmani: il brasiliano resterà a disposizione di Spalletti (suo grande estimatore dai tempi di Roma) almeno fino al 2025, con opzione di prolungamento in favore del club per ulteriori due stagioni; fatta anche per la permanenza fino al 2027 (però da ufficializzare) del centrale ex Verona, che nelle ultime due annate è stato un vero baluardo insieme a Kalidou Koulibaly prima e con Kim Min-Jae poi. Proprio il coreano – arrivato meno di un anno fa dal Fenerbahce – è uno dei casi più spinosi sia per la scadenza breve (2025), che per la presenza nel suo contratto di una clausola risolutiva valida per l’estero ed esercitabile dal 1 al 15 luglio: due settimane in cui qualsiasi club potrebbe decidere di pagare una cifra compresa tra i 45 ed i 70 milioni di euro (variabile in base al fatturato della squadra acquirente) per portarlo via dal Napoli che sta lavorando per rimuovere questa possibilità. Il difensore fino a questo momento ha dichiarato di essere concentrato solo sulla formazione azzurra e agli obiettivi ancora da raggiungere, ma è chiaro che dinanzi a offerte d’ingaggio elevate e fuori portata per le casse societaria potrebbe fare altre riflessioni. Blindati tutti gli altri calciatori, con l’unico avvicendamento che potrebbe verificarsi sulla corsia destra tra Bartosz Bereszynski e Alessandro Zanoli: il terzino polacco difficilmente sarà riscattato dalla Sampdoria a fine campionato e l’ex Carpi, dopo un ottima parentesi di 6 mesi a Genova in prestito secco, è pronto a rientrare in rosa per giocarsi un posto con capitan Di Lorenzo (il cui contratto durerà fino al 2026).

Due situazioni spinose a centrocampo sono state sistemate con i rinnovi di Frank Anguissa (fino al 2025 con 2 anni di opzione) e Stanislav Lobotka (2027 con opzione di 1 anno), mentre Eljif Elmas – che ha un rapporto con scadenza 2025 – potrebbe sedersi a breve al tavolo delle trattative con il club. I casi da tenere d’occhio in questo reparto sono tre e riguardano Piotr Zielinski, Tanguy Ndombelé e Diego Demme, tra i più pagati dell’intera rosa: 3.5 milioni per il polacco in scadenza nel 2024, 2.5 milioni di euro a stagione per gli altri due. Mentre per l’ex calciatore dell’Empoli – uno dei titolarissimi di Luciano Spalletti – i dialoghi sono in corso e si potrebbe arrivare a un prolungamento anche con ingaggio più basso (nel nome della nuova linea di sostenibilità evocata da ADL), le valutazioni per il francese e l’italo-tedesco difficilmente si concretizzeranno in una permanenza alle pendici del Vesuvio: l’ex Tottenham e Lione, arrivato in prestito dal club inglese la scorsa estate, ha un costo di riscatto di 30 milioni che la società non intende sborsare viste le prestazioni altalenanti fornite in stagione; Demme invece è in odore di partenza da diverse sessioni di mercato e il contratto a breve scadenza (giugno 2024) può certamente aiutare nel trovare degli acquirenti. Per quanto riguarda Zerbin (2027) e Gaetano (2025), la loro posizione sarà valutata in base alle offerte.

Infine l’attacco, dove Raspadori e Simeone (arrivati questa estate in prestito con obbligo di riscatto condizionato) sono blindati e certamente verranno riscattati, vanno monitorati con attenzione Kvaratskhelia, Osimhen e Lozano: se per il georgiano non ci sono problemi di durata (contratto fino al 2027), certamente andrà ridiscusso l’ingaggio date le prestazioni fornite e l’interesse di grandi società sul ragazzo. Più delicata la questione del centravanti e dell’esterno messicano: i due calciatori hanno contratti molto onerosi e scadenze ravvicinate (2025 il nigeriano, 2024 l’ex PSV Eindhoven) e la prossima sessione di mercato sarà probabilmente l’ultima da cui potranno incassare cifre considerevoli per le casse azzurre. La partenza della punta è molto probabile, ma ADL difficilmente si accontenterà di cifre sotto i 100/120 milioni per il suo campione. Da valutare invece che offerte arriveranno per il ‘Chucky’, così come per Matteo Politano (che però ha una scadenza fissata a giugno 2025).

Tante dunque le valutazioni in corso da parte del club, che però in questo momento cerca di porre l’attenzione solo sul campo: innanzitutto per chiudere la pratica Scudetto, ma anche per regalarsi un cammino da leggenda in ambito europeo.