Il programma del Lunedì sera

       

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Spalletti in conferenza: “Ci aspettano battaglie difficili per lo scudetto, Osimhen non ci sarà a Lecce”

da | 6 Apr 2023 | TOP NEWS

Luciano Spalletti pronto per il match di campionato contro il Lecce. L’allenatore azzurro ha parlato in conferenza stampa della partita prevista per domani alle 19: “L’infallibilità non ci appartiene, ce l’avete attribuita voi. Siamo sempre rimasti umili, abbiamo sempre saputo di avere difetti come tutte le altre squadre, ma durante l’anno sono stati bravi i calciatori a far emergere le qualità che ci hanno portato a vincere tante partite. Il Milan è arrivato a domenica con il timore di perderla e noi probabilmente ci siamo arrivati con la convinzione che fosse una partita di riempimento del campionato per arrivare a quelle di Champions. E questo ha fatto la differenza nelle motivazioni. Ne abbiamo parlato serenamente con la squadra, sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficili da vincere per portare a casa questo scudetto. Fino a che ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente, tutto verrà spazzato via in un attimo fino a che non faremo quel punto lì. Ci siamo preparati mentalmente a quello che troveremo domani in campo, sempre valutando che per vincere titoli non c’è solo da vincere sempre in campo. Bisogna lavorare, allenarsi, parlare delle sconfitte come quella di domenica”.

“Abbiamo – continua – una partita importantissima domani e sappiamo come affrontarla. Tutti abbiamo già vissuto situazioni così. La prestazione che serve alla squadra in questi casi dev’essere piena di sostanza. Qualsiasi pensiero deve essere rivolto al bene della squadra. Ci sono venuti dubbi? Forse è eccessivo dirlo. Ma il pensiero ora deve essere rivolto sempre al compagno, la soluzione di tutto è impegnarsi per gli altri in campo. Se ragioniamo così, ci verrà tutto più facile”.

“Osimhen – sottolinea – non ci sarà domani. La nostra programmazione arriva almeno alla prossima settimana. Ci sono tante possibilità di vederlo in campo all’andata con il Milan ma dobbiamo vedere come si svilupperà il suo lavoro da lunedì. Qualcosa cambieremo domani rispetto a domenica. Buco o voragine? Quella di domenica è solo una partita persa. Poi vedremo domani. La settimana di lavoro si è sviluppata nel modo migliore possibile. Ho visto grandi allenamenti, velocità di fraseggio che poche volte ho visto in precedenza”.

Spalletti prosegue: “A Raspadori non manca niente per il rientro. Anche lui è un’opzione a tutti gli effetti e può giocare domani. Abbiamo lavorato per il suo rientro con precisione, i 20’ in campo con il Milan hanno completato il suo lavoro. Il clima venuto fuori domenica sicuramente non ci aiuta. Non so quanto possa pesare sulla squadra ma di sicuro dobbiamo essere uniti per raggiungere un traguardo. Senza tifosi non possiamo stare, ma quelli che vogliono fare casino devono stare a causa. Non so quali siano le cause e non ci entro ma se il nostro “Tutto per lei” non deve essere solo uno slogan allora dobbiamo tendere tutti la mano per trovare un punto d’incontro. Dobbiamo trovare per forza una soluzione vista la bellezza del traguardo che stiamo rincorrendo. Abbiamo una tifoseria leggendaria nel mondo, siamo una capitale del calcio, la bellezza dei nostri tifosi in alcune trasferte l’abbiamo vista, è un peccato non avere ancora più forza anche in casa”.

“La festa in città? Ormai sono l’ultimo dei Samurai, so che servono ancora 15 punti per vincere qualcosa. Sono da qualche anno in questo mondo: so che a volte il pallone ruzzola bene e poi arriva un periodo che magari ruzzola male fino a che non sei capace di rimetterlo dritto. Di Lorenzo lunedì ha parlato con la squadra da capitano: abbiamo ancora un lavoro da completare, la sconfitta con il Milan ce lo dice. Ma siamo convinti delle nostre possibilità e non ascoltiamo quello che ci dicono da fuori. Bisogna essere pratici oggi: ci mancano cinque vittorie”. Ha detto l’allenatore azzurro.

Spalletti poi è tornato sulla sfida contro il Lecce. “So bene che ci saranno complicazioni domani. Il Lecce è allenato benissimo e sta in campo benissimo. Ha subito cinque sconfitte di fila ma per episodi, non è stata mai meritata del tutto. E hanno battuto grandi squadre con un’idea di calcio totale che hanno. Pressano, ribaltano l’azione, sono tutti sotto la linea della palla a fare ciò che c’è da fare. È un ambiente caldo e innamorato del calcio. Se hanno una posizione diversa dalla nostra, però, è l’evidenza che ci sono valori differenti, quindi se sei bravo a mettere in campo le tue qualità diventa una partita possibile. Se invece penseremo che sia una passeggiata, rischiamo di fare come domenica con il Milan”.

“Il Milan – aggiunge – ha fatto vedere di essere la squadra campione d’Italia. Non non abbiamo fatto vedere di essere i primi in classifica. Io non so se qualcuno ha esultato per il sorteggio con il Milan fuori dalla squadra, ma vi assicuro che dentro nessuno si è permesso di farlo. Sappiamo il valore e il rispetto da tenere per questa battaglia. Ma sto pensando solo alla partita di Lecce, è queste la partita di Lecce, altrimenti sottovaluterei il campionato”.

“Non so cosa si possa fare contro il razzismo. È una materia da approfondire prima di dire stupidaggini.È un dispiacere vedere situazioni del genere nei nostri stadi. Se vogliamo essere al livello del calcio europeo – si sofferma l’allenatore – dobbiamo migliorare anche nell’atteggiamento dei calciatori in campo o in alcune prime pagine dei giornali che secondo me vanno oltre il lecito. Servono regole che facciano poi pagare le conseguenze. Juan Jesus titolare? Tutti hanno la possibilità di giocare. Anche Ostigard che si allena in maniera splendida e ha caratteristiche differenti da altri. È un calciatore concreto, sano, gioca poco ma ha sempre la stessa voglia in allenamento. Tutti sono in condizione di giocare domani Quello che ha detto De Laurentiis sullo scudetto io non lo commento. Non so se parlo come lui o lui parla come me. Ma lui è il presidente e può dire quello che vuole. So solo che noi siamo una squadra fortissima e dobbiamo ancora fare strada”.