Il programma del Lunedì sera

       

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Spalletti: “Nessuno insostituibile, che bella la città tutta azzurra”

da | 1 Apr 2023 | Ultime news

Conferenza stampa della vigilia per Luciano Spalletti, che dal Konami Training Center di Castel Volturno ha così risposto alle domande dei cronisti presenti in vista di Napoli-Milan: “Quella di Osimhen è un’assenza che pesa, inutile girarci intorno, ma Pioli ha ragione quando dice che ci è già mancato e abbiamo saputo comportarci, sopperendo alla sua mancanza. Tutti hanno dato qualcosina in più per il bene del Napoli. La differenza l’hanno fatta calciatori come Simeone: lui sa che mestiere fa, sa che a calcio non si gioca solo con i piedi ma anche con la testa, entrando nel ruolo sin da subito. Come fanno le persone intelligenti”.

-Come cambierà il vostro modi di giocare senza Victor?

“Come modo di giocare cambierà poco: Simeone è meno veloce di Osimhen ma è bravissimo egualmente in area o spalle alla porta, sa dialogare con i compagni. Noi siamo a posto. Emotivamente la squadra ha sempre agito alla grande anche in questi casi. Simeone avrebbe meritato più di quello che gli ho concesso fin qui. Avere davanti Osimhen gliel’ha impedito. Raspadori è a disposizione. Visto l’infortunio di Osimhen, è importantissimo averlo. Domani parte dalla panchina ma può entrare in qualsiasi momento.”.

-Mai come ora sarà importante la forza del gruppo?

“Questo è un gruppo che può sostituire chiunque manchi e non sono io a dirlo, lo hanno fatto vedere i calciatori anche contro grandi avversari. È una partita da tripla che vale il doppio, da qui in avanti per noi i risultati valgono doppio. Loro sono i campioni in carica, hanno eliminato il Tottenham in Champions, hanno rinforzato la squadra in estate, conosciamo benissimo la loro qualità”.

-Che Milan affronterete domani secondo lei?

“Un anno fa a questo punto del campionato eravamo appaiati in testa. Hanno calciatori che sanno fraseggiare costruendo dal basso ma anche puntare sulla qualità dei singoli per ribaltare l’azione, sanno obbligarti a scelte veloci e hanno un attaccante fortissimo come Giroud”.

-Il risultato di domani può influire sulla doppia sfida di Champions dal punto di vista emotivo?

“Non so se la gara di domani peserà sulle due di Champions, sono curioso. Ma il faro della Champions negli occhi è una roba che ti cambia il vestito che indossi. Tutti ritrovano le loro migliori forze in quel torneo. Però magari fare bene domani ti fa arrivare convinto alle prossime due sfide. Può succedere. Mi aspetto dai miei un carattere forte da saper sopperire a ogni stato d’animo”.

-Che effetto le fa vedere la città già pronta alla festa?
“Vedere la città tutta azzurra ci riempie d’orgoglio e gioia, ma è qualcosa di illusorio. Stiamo raccontando una storia che non è scritta e fino a che non è scritta bisogna continuare a lavorare. Tutti questi sventolamenti possono illuderci un po’, c’è ancora fatica da fare. Noi non crediamo di aver già vinto, non pensiamo al prossimo anno o alle prossime partite. Rischiamo di far confusione e non siamo superficiali”.

-Come giudica una sosta Nazionali come l’ultima nel momento più delicato dell’anno?

“Durante la sosta ho avuto solo sei calciatori a disposizione, dobbiamo essere pronti anche alle nazionali. Tornano stanchi e spesso anche infortunati. Io mi raccomando quando partono, ricordandogli il periodo che poi ci troveremo davanti al ritorno, ma non si può far altro che accettare le cose e la loro condizione. Ma questo succede a noi, al Milan, a tutti i top club”.

Sul contratto, Spalletti ha poi aggiunto: “Ho un momento davanti a me che è determinante per la città di Napoli, tutte le mie attenzioni vanno in quella direzione lì e non devo disperdere energie, voglio dare qualcosa alla città. Tutte le altre cose sono banali rispetto a quel traguardo. De Laurentiis ha un’opzione per allungare il contratto, ma a me non interessa niente in questo momento. Penso solo ai risultati e spero che facciano lo stesso anche i calciatori”.


Sui tifosi: “Tutto quello che abbiamo fatto fin qui l’abbiamo fatto grazie anche alla componente pubblico. Se una delle componenti manca, siamo penalizzati. Apprezzo molto i sacrifici che fanno i tifosi per acquistare i biglietti, capisco tutto, ma dobbiamo anche ricordare che la loro mancanza significa andare contro la squadra. Se le curve non ci sostengono durante la partita siamo penalizzati come per la mancanza di Osimhen. E non è giusto per la squadra. Non entro nel merito di chi ha ragione o torto, ma non dobbiamo penalizzare la squadra, ringraziando anche i nostri tifosi. I napoletani sanno riconoscere chi si impegna per loro e ti regalano affetto e amore per ringraziarti. Io mi sento un allenatore: allenerei i bambini delle giovanili come il Napoli, mi impegno al massimo e in questa città viene riconosciuto”.