Il programma del Lunedì sera

       

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Spalletti: “Qualche cambio di formazione a Torino, non fermiamoci!”

da | 18 Mar 2023 | Ultime news

Consueta conferenza stampa della vigilia per Luciano Spalletti, che ha così parlato del match che attende domani gli azzurri a Torino contro i granata di Juric: “Tutti parlano di partite facili per noi, ci invitano a pensare subito alla partita successiva, ma non è così. Non essere concentrati ci potrebbe costare tanto in campo. È meglio non fare mai calcoli, in ogni momento si affrontano le situazioni che ci si presentano. Si prova sempre a migliorare. Quanto tempo resterò in panchina? Lo vedremo, dipenderà da quello che può succedere nei prossimi anni. Se penso all’impegno di questa squadra vorrei vivere in eterno, se penso agli scontri di mercoledì in città vorrei non far parte più di queste situazioni. Lavorandoci dentro, è una cosa che mi disturba”.

Sulle scelte di formazione: “Potrebbe esserci qualche cambio domani rispetto a mercoledì ma ci siamo preparati come sempre, pensando a una partita alla volta e facendo i conti poi in fondo al percorso. Le alternanze dipendono sempre dalla forma dei singoli e dalle caratteristiche della partita. Non temo di sbagliare la formazione: qualsiasi cosa scelgo, scelgo bene. Sono tutti interessati alla causa e disponibili. Elmas e Simeone? Valuterò che dopo c’è una sosta e c’è la possibilità di recuperare le energie. Tutti meritano di giocare titolari, qualcosa cambierò ma non fatemelo dire”.

Sulla buona stagione disputata finora dal Torino: “Il calcio italiano sta provando a fare cose più moderne e di impatto. Il Torino ha un portiere di qualità, quando gli arriva la palla credi di andare a metterlo in difficoltà e invece lui rilancia la palla per 70 metri e ti cambia l’azione. Hanno soluzioni fisiche ma anche tecniche in avanti. Non vogliono accorciare il campo, giocano da cavalli sciolti nelle praterie e in libertà, diventa complicato trovare le distanze giuste”.

Su Raspadori e Ndombelé: “Raspadori non sarà con noi, non andrà neanche in nazionale. Ndombelé è un gran calciatore, non lo conoscevo all’inizio e non capivo perché il Tottenham l’avesse mandato via. Nel Tottenham visto contro il Milan in Champions secondo me ci stava bene. Ha tutto: forza, motore, tecnica e guizzi per trovare lo spazio. Mi garba”.

Sul ritorno dei tifosi in trasferta: “Per noi sono fondamentali, spero di non vivere più quello che è già successo. La squadra si sente più forte con il proprio pubblico sugli spalti, la partita diventa più bella. Ho temuto in queste partite senza tifosi in trasferta, per noi sono un sostegno importante e i calciatori hanno bisogno di riempirsi le orecchie. Fanno bene più i loro cori che qualche urlo mio”.

Chiusura sul rigorista: “Zielinski ha calciato il rigore perché l’hanno deciso tra di loro, nello spogliatoio c’è democrazia. Se scelgono di fare diversamente dalle indicazioni, va bene. In allenamento ora tutti si fermano a calciare i rigori. Piotr si è preso il rigore, ha chiesto di batterlo ed è corretto così. Non gli erano piaciute le critiche per qualche rigore precedente. È bello vederli collaborare così in campo, partecipano tutti”.