Adriano Bacconi, intervenuto in collegamento streaming con gli studi di ‘Giochiamo D’Anticipo’, ha parlato della stagione del Napoli. Queste le parole dell’analista tattico: “Spalletti studierà bene la partita, come se l’avversario fosse il Barcellona e non sottovaluterà nessuno. Se i neroverdi sono in giornata hanno una squadra che ha degli elementi molto forti, Frattesi giocherà in una big l’anno prossimo e Bajrami arrivato dall’Empoli è un altro elemento di livello. E’ una squadra che ha dei punti di forza ben precisi e l’allenatore azzurro lavorerà su quelli, anche se a volte possono prendere delle imbarcate. La mentalità di Spalletti si capisce dalla gestione della vicenda Totti, questo fa capire anche la cessione in estate di diversi totem del Napoli. Lui voleva costruire una squadra dove potesse incidere di più e in cui si vedessero le sue idee. I nuovi arrivati si sono messi nelle mani di Spalletti e mettono il loro talento al servizio di un collettivo più organizzato, non si vive solo di giocate individuali. Fino a 10 anni fa gli allenatori percepivano molto meno dei calciatori a livello di stipendio, oggi non sempre è cosi. A livello mediatico la loro figura è importantissima, poi bisogna ovviamente riconoscere che ci sono i valori dei calciatori. Il turn-over l’allenatore lo fa quando il livello del sostituto è simile a quello del titolare, poi è chiaro che il rendimento è merito del contesto di gioco creato dal tecnico. Eintracht? L’allenatore è della scuola Red Bull, giocano un calcio molto aggressivo e con molto pressing. E’ un modello totalmente opposto a quello del Barcellona di Guardiola, a cui il Napoli si avvicina molto. Anche il poco turn-over degli azzurri deriva da questa filosofia. Il Napoli può aprire un ciclo con questi calciatori e Spalletti, che è un elemento imprescindibile”.
Bacconi: “Nel Napoli la qualità è al servizio del collettivo, Spalletti imprescindibile”
