Il programma del Lunedì sera

       

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DODICESIMO UOMO – Vivo per lei

da | 3 Feb 2023 | Ultime news

Si fa tutto per lei, città, maglia, squadra e storia di Napoli. Tutto per lei, non per lui. Niente per singoli elementi, tutto per la città.Visto che stiamo entrando in clima Sanremo, si potrebbe dire: “canta Napoli, dirige l’orchestra Luciano Spalletti, vera e propria musica celestiale per le orecchie dei tifosi napoletani”.

L’uomo delle massime, che finiscono sempre per diventare virali, prima di un allenamento a Castel Volturno, ne ha partorita un’altra delle sue: “Si fa tutto per lei”. Il mister, che l’anno scorso definì la gente del Maradona il mantello magico della squadra, genialmente, con questa sua ultima uscita, finisce per responsabilizzare tutti, ma proprio tutti, non solo la squadra, ma anche i tifosi.

“Voglio fare l’appello ai nostri tifosi, gli voglio dire che adesso è più importante il loro sostegno di quello che posso dire io in campo. Che ci stiano vicini, soprattutto in questo momento”.Spalletti ancora una volta sembra aver fiutato l’inganno e, astuto come solo un grande condottiero sa essere, non si fida di nulla e di nessuno. A questo punto del campionato, con questo vantaggio sulle inseguitrici, è inutile girarci intorno: l’unico nemico del Napoli può essere soltanto il Napoli, e Napoli.

Sarebbe davvero bello se oggi ci potesse essere un referendum in città, chiamare alle urne tutti i tifosi partenopei per stabilire se, ormai con ben 13 punti di vantaggio nei confronti della seconda in classifica, sia giusto iniziare a sdoganare la parola scudetto o invece sia più saggio non nominarla nemmeno sotto tortura. Sono sicuro che il popolo napoletano attualmente si spaccherebbe letteralmente in due, tra chi già vorrebbe organizzare nei minimi particolari il festone del secolo, e chi invece vorrebbe fingere la massima indifferenza fino addirittura a non nominare mai la parola tricolore, che per convenzione chiamaranno “COSO”.

Onestamente non so chi sia nel giusto. Da pragmatico uomo di sport dico che la statistica è clamorosamente dalla nostra parte, da fiero esponente della mia città utilizzo la famosa frase del più grande drammaturgo di tutti i tempi, Eduardo De Filippo, che, a proposito della scaramanzia, diceva: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”, e come faccio a dare torto al più grande genio di tutti i tempi.Una cosa però è certa: più passa il tempo e più è tardi per tutto e tutti.

A sportellate gli azzurri stanno polverizzando gli avversari, sia con vittorie dirette, che con vittorie indirette. Ad esempio, vincere contro la Juve ha letteralmente mandato in confusione le nostre inseguitrici milanesi che, sarà un caso ma, dalla nostra manita alla vecchia signora, pare ne siano usciti anche loro in stato confusionale.

Altra vittima eccellente la Roma. I giallorossi certamente hanno giocato in casa nostra la  più bella partita dell’anno ma sono usciti con Zero Punti e, statene certi, a Mourinho, l’uomo dei ZeroTituli, al di là dei proclami di facciata, la cosa non è andata giù, e a questo punto nemmeno alla squadra, visto che, dopo nemmeno 36 ore, è scesa in campo all’Olimpico ancora stralunata e stordita al punto tale da lasciarci le penne in Coppa Italia contro la Cremonese, a noi nota.

Dopo una settimana tipo, che da queste parti ci auguriamo sia sempre più merce rara, il Napoli è di scena a La Spezia. In campionato mancano 18 partite. Ci piace rassicurare il nostro Mister cantando tutti insieme una bellissima canzone di Bocelli “Vivo per lei da quando, sai, la prima volta l’ho incontrata. Non mi ricordo come ma, mi è entrata dentro e c’è restata… Caro Luciano, puoi stare tranquillo, conta sui tifosi che vivono per la nostra maglia e per lei farebbero di tutto fino alla fine!

Gennaro Di Franco