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Toronto, Insigne si presenta: “Dispiaciuto di lasciare Napoli, ho scelto per la famiglia”

da | 27 Giu 2022 | Redazione

Lorenzo Insigne, dopo l’addio al Napoli consumatosi al termine della stagione, è stato presentato oggi alla stampa come nuovo calciatore del Toronto. Queste le dichiarazioni in conferenza dell’ex capitano azzurro, accompagnato anche dal presidente del club canadese Bill Manning e dall’allenatore Bob Bradley.

“Buonasera a tutti, sono contento di essere qui oggi. Questa è una nuova avventura per me e la mia famiglia, è la mia prima esperienza fuori da Napoli. Il giorno in cui ho conosciuto il presidente mi ha sempre parlato bene della città e della squadra. Sono andato allo stadio a vedere la prima partita dei miei compagni. Sono molto emozionato e non vedo l’ora di iniziare, è la prima volta che faccio una simile conferenza stampa di questo tipo. Voglio fare bene qui. Sono qui da pochi giorni e abbiamo tanto da vedere, ma a me e la mia famiglia la città è piaciuta molto come persone e qualità della vita. Mi è dispiaciuto lasciare Napoli e la squadra, ma ho fatto una scelta di vita per la mia famiglia e per il futuro dei miei figli. Il presidente mi ha fatto un’ottima impressione come persona e mi ha parlato della storia del club, molti pensano che sia venuto qui per i soldi ma in realtà è stata una scelta per la mia famiglia. Voglio arrivare in Champions per la prima volta con questo club. Con Michael Bradley parlo tanto, parla italiano e ci siamo scambiati il numero di telefono. Mi sarà di grande aiuto per ambientarmi, tre giorni fa l’ho visto in campo e penso che sia un giocatore forte e di esperienza. Un leader per i compagni, non vedo l’ora di giocare con lui. Ringrazio la società per avermi fatto sentire importante, ma avendo giocato a Napoli per 10 anni e in Nazionale vincendo un Europeo so cosa significa avere pressione. Sono abituato a far parlare il campo, a parole sono bravi tutti. Ho accettato volentieri il Toronto perché volevo una nuova sfida, voglio dimostrare il mio valore anche in questo campionato. Giovinco ha dato tanto a questo club e ha vinto tanto, lui qui ha fatto bene ma siamo calciatori diversi. Il fatto che lui abbia vinto tanto non mi ha condizionato. Voglio aiutare la squadra a vincere trofei importanti. Seguo il Toronto da quando ho firmato, mi ha fatto una buona impressione e ci sono calciatori di esperienza. Io non vedo l’ora di scendere in campo e dare il mio contributo. Sono contento di essere qui e orgoglioso di aver scelto Toronto. Quando sono stato da ‘Caffè Diplomatico’ mi sono sentito come a Napoli. Qui è come essere a casa, anche se Napoli è lontana. Anche senza giocare mi sento amato e acclamato, questo è motivo d’orgoglio per me. Non vedo l’ora di scendere in campo e dare il mio contributo, sono un attaccante ma tutti conoscono le mie doti di sacrificio. Molte punte pensano solo a fare gol, io penso al bene della squadra e su questo ho anche ‘discusso’ spesso con mio padre. La mia posizione preferita? A me piace giocare a calcio, anche se preferisco stare a sinistra. Giocherò dove mi indicherà l’allenatore, potrei giocare anche in porta anche se non ho le doti fisiche per farlo (ride). L’importante è che possa dare un contributo alla squadra per vincere. Offerte concrete prima del Toronto non ne ho avute. Ho 31 anni e potevo stare ancora in Europa, ma ho pensato a me e alla mia famiglia. Dopo 10 anni di Napoli e aver vinto e perso tanto, volevo cambiare. Toronto era una nuova sfida, molti dicono che il calcio in America non è di alto livello ma non sono d’accordo. Non sarei arrivato altrimenti. Sono venuto per fare bene e aiutare la società a vincere un trofeo, per me è una sfida e voglio essere il primo italiano a riuscirci. Prima di concludere la conferenza voglio lanciare un messaggio: ‘All for one!'”.