Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli e ora direttore dell’area tecnica dell’Udinese, è intervenuto in diretta telefonica nel corso di ‘Giochiamo D’Anticipo’ su Canale 8. Queste le sue dichiarazioni, in cui ha parlato del Napoli attuale ma anche degli anni passati in azzurro: “Ringrazio il Pampa Sosa per le belle parole che ha speso nei miei riguardi. Io posso essere stato un protagonista fuori dal campo e in settimana del Napoli del passato, ma sul terreno di gioco sono stati i grandi calciatori che avevamo a disposizione a permetterci di arrivare da Gela fino allo stadio Da Luz in tre anni e mezzo per giocare il primo turno di Europa League. Devo dare merito a quei calciatori che mi hanno seguito, con cui facevo una/due riunioni a settimana e che davano tutto quando scendevano in campo. Quando sono andato via, quella squadra con Mazzarri è arrivata seconda e c’erano calciatori che venivano anche dalla Serie C con la mentalità che avevamo impresso. Era un gruppo di grande personalità, difficile da gestire ma che ti seguiva se riuscivi a parlare la lingua giusta. Quando Spalletti in conferenza stampa ha parlato di Scudetto la squadra non ha più retto, non voglio entrare in ambiti che non mi riguardano ma certe pressioni le reggono solo elementi con certe caratteristiche tecniche, atletiche e di esperienza. Quando a Napoli vincemmo il primo Scudetto c’era gente come Maradona, Bagni, Giordano e Garella che nel momento cruciale sapeva come abbassare la temperatura. Il pubblico napoletano ci dava la spinta ed era in sintonia con la squadra, ma c’era anche la paura di deludere le aspettative riposte verso di noi. Per questo serve gente sopra la norma per reggere la pressione”.
Marino a GDA: “Per reggere la pressione servono elementi sopra la norma”
