Le squadre di Ivan Juric sono sempre state ostiche da affrontare perché risultano essere: dinamiche, grintose e ben organizzate soprattutto difensivamente (fino ad ora il Toro ha subito 37 reti, anche se negli ultimi due match ha incassato 5 goal). Dopo aver fatto molto bene con il Verona, quest’anno l’allenatore croato ha rivitalizzato un calciatore che sta dimostrando tutte le sue qualità, ovvero il centrocampista Lukic. È davvero completo perché forte tecnicamente e negli inserimenti offensivi, ma aiuta anche la squadra difensivamente e costituisce con Pobega un centrocampo quasi perfetto. Per fortuna il serbo mancherà contro il Napoli e potrebbe essere sostituito da Ricci o Mandragora (ottimi sostituti che daranno un apporto minore in fase di inserimenti d’attacco rispetto a lui).
Analizzando i granata, possiamo sicuramente riconoscere il loro punto di forza nel pressing alto e l’intercettazione della palla. Per tale tipo di gioco c’è bisogno di calciatori con determinate caratteristiche: uomini veloci, dinamici, grintosi e forti fisicamente in ogni reparto. Basta nominare i vari Brekalo, Bremer, Belotti, Singo, Ola Aina e Pobega.Secondo la statistica, Wilfried Singo è uno dei calciatori che ha vinto più contrasti in serie A e ha un numero elevato di palloni intercettati, sarà quindi affascinante il duello con Insigne dal suo lato. Facendo un pressing alto, spesso la difesa del Torino può soffrire l’improvviso attacco della profondità, e in questo caso uno dei calciatori del Napoli che può approfittarne è sicuramente Osimhen. Il nigeriano all’andata fu il migliore in campo (oltre a decidere il risultato) e dimostrò di essere un calciatore straordinario soprattutto dal punto di vista atletico.
Con riferimento alla squadra di Spalletti, il Napoli dovrà fare una partita di sostanza soprattutto in mezzo al campo e quindi sarà fondamentale giocare con la “testa” (come accadde nella partita di andata), per capire quando affondare e quando dosare le energie contro una squadra come il toro. Pertanto potranno fare la differenza anche i calciatori che subentreranno a gara in corso e quelli che hanno giocato di meno negli ultimi match: Politano, Elmas, Zielinski e Demme, tutti indiziati a un ruolo da protagonista. Più dei titolari, sarà importante capire chi finirà la gara. Inoltre, per poter attaccare la profondità con Osimhen, dovranno salire in cattedra calciatori imprevedibili e di qualità capaci di servire al meglio l’attaccante nigeriano come Insigne, Mertens e Zielinski. In più, il Napoli dovrà farsi trovare pronto sulle palle inattive, perché nel Torino ci sono ottimi colpitori di testa, Bremer (che pure piace agli scout) su tutti.
Francesco Capasso