Quando la pressione aumenta, il Napoli si riscopre fragile. Dal 2015 ad oggi, almeno, è così. A scriverlo è il Corriere dello Sport:
“La Storia può essere riscritta ancora, è tutto disegnato in quell’orizzonte ancora vago e indefinito, però ora Spalletti dovrà attingere dal proprio vissuto le scelte mirate per scavalcare quel cono d’ombra che, come una «maledetta coincidenza», avvolge una squadra incapace di controllare le proprie fragilità. C’è una casistica che s’allunga (almeno) dal 2015 ad oggi, un settennato denso di biforcazioni del destino afferrate contromano, e se con la Lazio il Pipita sfondò le tenebre con un rigore decisivo per arrivare in Champions e poi in albergo, nel 2018, lo scudetto finì per restare appeso alle stampelle dell’armadio, poi è successo altro, recentemente, in questi undici mesi in cui s’è passato dallo psicodramma di massa con il Verona allo stupore con la Fiorentina, con il Milan”.