Proposta choc dall’Argentina: il cuore di Maradona in viaggio con la nazionale!

da | 24 Mar 2022 | Flash

Nel 1994 Susanna Tamaro diede alle stampe uno dei suoi libri più famosi: Va’ dove ti porta il cuore. Andando oltre il contenuto del bellissimo romanzo epistolare dell’autrice triestina, la notizia che rimbalza in queste ore dall’Argentina potrebbe dare il titolo a un nuovo racconto molto meno intimo, dal sapore assai più macabro. Al centro della storia ancora una volta un cuore, quello del Pibe de Oro, Diego Armando Maradona.

Un’Agenzia di pubblicità con sede a Buenos Aires ha infatti lanciato un’idea clamorosa: portare il cuore del defunto Diego Armando Maradona in Qatar il prossimo dicembre, lì dove si disputeranno i prossimi Mondiali. L’idea viene da Javier Mentasti e Manuel Vega, a capo dell’Agenzia, convinti che «se non fosse morto, Diego avrebbe voluto senza dubbio partecipare al Mondiale in Qatar per tifare la sua Argentina». La notizia si è fatta spazio nelle scorse ore in tutto il Sudamerica. «Dalle uniche informazioni che abbiamo, il cuore di Diego in questo momento è sotto la custodia della Polizia. Noi proponiamo la sua presenza in Qatar a dicembre, vogliamo realizzare quello che sarebbe stato un suo desiderio per accompagnare la nazionale» si legge dal comunicato fatto circolare dall’Agenzia.

“Vogliamo esaudire quello che sentiamo sarebbe il suo desiderio, vogliamo che il cuore di Maradona viaggi con la nazionale in Qatar. Che accompagni la squadra sulla strada per Ezeiza, che viaggi con loro, che sia concentrato, in una stanza, nel micro, negli spogliatoi, in campo e se Dio e Diego vogliono, sette partite dopo, accanto alla tanto attesa coppa. È il nostro sogno, e vogliamo che sia il sogno di tutti da oggi”.

“Riuscite ad immaginare il cuore di Diego nello spogliatoio della nazionale e nei colloqui pre-partita? Può essere un sogno, ma vogliamo che si realizzi”, ha aggiunto Lucas Mentasti, direttore della SDO.

Secondo i promotori, ci sono già “molti seguaci” di questa iniziativa. Uno di loro è César Pérez, proprietario della casa museo “La casa de D10s”, uno degli edifici in cui visse Maradona, oggi trasformato in museo: “Nella nostra casa viviamo e respiriamo Maradona: la sua infanzia, la sua carriera, la sua famiglia. Ci identifichiamo in questa iniziativa e la sosteniamo perché niente di meglio del cuore di Diego che viaggia in Qatar, così che lui, i giocatori e gli amanti del calcio, ci sentiamo si chiude in qualche modo”.

Non sappiamo se questa idea verrà realizzata, così come non si conosce al momento la posizione dei legittimi eredi di Maradona sulla vicenda. Quel che viene da pensare è che la nazionale Argentina probabilmente non ha bisogno di un simile gesto per sentire viva la presenza di Maradona nel proprio spogliatoio.