Fu subito pupillo di Spalletti nella prima esperienza giallorossa dell’allenatore toscano, poi le parentesi all’Inter e al Milan prima di appendere le scarpette al chiodo e provare ad intraprendere la carriera di allenatore.
Amantino Mancini è stato senza dubbio un calciatore importante nella Serie A di inizio millennio e, raggiunto dai microfoni de Il Mattino, ha così parlato del suo rapporto con lo stesso Spalletti: “Ci siamo divertiti molto a Roma, con Spalletti riuscivamo a esprimere le nostre caratteristiche migliori. Ma un modulo dipende anche dai calciatori che ci si ritrova in squadra”.
Il brasiliano ha poi detto la sua su Insigne e sul suo addio al Napoli, consigliando due calciatori che non potrebbero farlo rimpiangere: “Lorenzo è un calciatore importante, per questo sarà necessario tornare sul mercato il prossimo anno. Ho due nome: Antony, che sta facendo benissimo all’Ajax, sarebbe ideale. Nel Palmeiras invece c’è Raphael Veiga: un classe ’95, già maturo e duttile, può giocare in tutti i ruoli dietro la prima punta nel 4-2-3-1”.
Battuta finale sulla poca prolificità degli esterni offensivi azzurri: “Non dipende dal modulo ma dalle caratteristiche. Non hanno mai fatto troppi gol, in quel ruolo non serve solo quello, sono importanti i movimenti, l’aiuto alla squadra. Certo, se ci si abbassa troppo per difendere, poi è complicato arrivare lucidi in porta”.