Il programma del Lunedì sera

       

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DODICESIMO UOMO – Brividi di Felicità

da | 10 Feb 2022 | Redazione

Gennaio è terminato, e la tanto temuta e vilipesa Coppa d’Africa, che tanti dibattiti ha acceso tra addetti ai lavori e tifosi azzurri, si è conclusa. 

Molto rumore per nulla, direbbe Shakespeare, visto che nemmeno il più ottimista sostenitore partenopeo avrebbe pronosticato, alla ripresa del campionato, un Napoli con zero sconfitte nel suo tabellino e, contemporaneamente, un Kalidou Koulibaly, capitano del Senegal, vincitore della coppa del continente africano. 

Nonostante la mancanza del suo K2 e della nuova diga umana di centrocampo Zambo Anguissa, il Napoli è riuscito nell’impresa di diventare la miglior difesa del campionato italiano, roba che, come dicono gli esperti di calcio, in Italia resta sin dalla notte dei tempi la “condicio sine qua non” per ambire a qualcosa di importante. Un qualcosa che a Napoli si fa fatica a nominare, perché il solo pensiero provoca emozioni da accapponare la pelle, veri e propri brividi di felicità! 

Siccome una rondine non fa primavera, un gennaio, per quanto strepitoso, da solo non può darci la convinzione che il nostro Napoli abbia le chiavi del famoso condominio spallettiano. Fa bene il mister a gettare acqua sul fuoco, a dire che ad oggi di questa splendida multiproprietà chi ha più quote è sicuramente l’Internazionale di Milano. 

Certo, proprio quando meno te l’aspetti, il calcio, metafora sportiva della vita, ti regala una partita che potrebbe scardinare qualche certezza e mettere in discussione il bis tricolore dei neroazzurri. 

Essere o non essere, questo è il problema, continuando a parafrasare il famoso drammaturgo Inglese. Per capire effettivamente cosa è il nostro Napoli, è necessario, fondamentale, aspettare la prossima sfida di campionato. 

E quindi, appuntamento allo Stadio Diego Armando Maradona, tutti a “vivere” una partita  che definire cardine è davvero riduttivo. Segnatevi la data, tifosi azzurri, Sabato 12/02/2022 (1+2+2+2+2+2=11) undici leoni azzurri scenderanno in campo alle ore 18 per provare a fare la storia ed i brividi, potete giurarci, già stanno aumentando. 

Questa volta non ci sono dubbi, siamo di fronte a una partita che può fare la storia della nostra squadra. In uno stadio che finalmente si preannuncia gremito in ogni ordine e posto, tifosi e squadra devono provare il tutto e per tutto per vincere il match e portare a casa i tre punti che, in tal caso, aprirebbero scenari che, non più tardi di sei mesi fa, erano impensabili. 

Battere l’Inter Campione d’Italia 2020/2021  significherebbe candidarsi seriamente per la lotta  del titolo, e a quel punto i brividi inizierebbero a essere giustificati. 

Vincere per alimentare un sogno, in una sfida che a noi, gente innamorata del Ciuccio, ricorda momenti bellissimi e mai banali.

Stagione 1988/1989, il Napoli, con il capitano D10S  rifondato nel corpo e nello spirito, e con un Alemao in più, sfidava l’Inter che sarebbe diventata quella dei record. 

I nerazzurri allenati dal Trap, a suon di gol e di punti vinsero quell’anno il tricolore, beffando un Napoli che in quell’occasione arrivò secondo in campionato. Beh, dopo sabato potremmo pensare che forse è proprio il momento di ricambiare il favore ai meneghini. 

Ma che sia chiaro, per vincere è necessario che tutto funzioni al meglio, che la nostra pantera Victor Osimhen inizi a segnare a raffica, inserendosi sempre meglio nei meccanismi di gioco della squadra, che la difesa continui a sfoderare prestazioni eccellenti, che il centrocampo si dimostri granitico e  perfettamente geometrico, ma soprattutto che tutto l’ambiente resti unito e compatto. 

Per citare il meraviglioso film di Sorrentino, “È stata la mano di Dio”, Napoli, città e squadra, “non ti disunire”, “non ti disunire mai, non te lo puoi permettere”, tutti vogliamo che i nostri brividi diventino lacrime di felicità. 

Gennaro Di Franco