Il programma del Lunedì sera

       

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FINE LIVE – Spalletti: “Con l’Inter non sarà gara come le altre”

da | 20 Nov 2021 | Redazione

Iniziata la conferenza stampa a Castel Volturno con Luciano Spalletti: “L’Inter è una squadra fortissima, lo sta facendo vedere in questa fase del campionato a prescindere dai risultati. I fischi e gli insulti li ho presi da tante parti, valuto il mio lavoro e non quello degli altri. Quando vado via da un club guardo i conti migliori e se ho maturato risultati. Ma si riferisce a quello che ho fatto io, poi ognuno gli dà il taglio che vuole in base alle amicizie e ai contatti che si hanno. In quel momento all’Inter c’erano delle difficoltà, ma non ho dato a nessuno le colpe di quel quarto posto. Chiaro poi che delle valutazioni vanno fatte, in base a ciò che ognuno ha a disposizione. 240 milioni di stipendi non sono uguali a 100 milioni, si vanno a prendere giocatori da club abituati a vincere più di altri. Non sto qui a dire che domani sarà una partita uguale alle altre, io vivo le mie emozioni “in diretta”. Anche io sono curioso di vedere quale reazione avrò domani a San Siro. Faccio le cose seriamente e con passione, anche se a volte non mi riescono. Un allenatore deve essere giusto per il bene del gruppo. Con diversi giocatori ho ancora un bel rapporto, vado orgoglioso anche di aver ridato forza a quella che era una conformazione della Pinetina. Lì ho vissuto momenti che porterò sempre con me”.

Sulla positività di Politano: “Fa parte delle difficoltà della stagione, vi siete dimenticati che nelle prime due giornate abbiamo giocato con 2 centrocampisti, Demme fuori, Zielinski fuori dopo 20 minuti, non c’era Anguissa e si giocava con chi c’era e si è fatto ciò che si è fatto ugualmente. Che si fa, si lascia il dubbio per una mancanza o di fare una partita al di sotto di quello che possiamo fare?”.

Sulle dichiarazioni di Inzaghi sulla partita: “Sarà importantissima per entrambi, finché non c’è matematica però non è finita per nessuno. Anche se stai andando bene può sempre arrivare il colpo che ti fa tentennare. Sono d’accordo con Simone”.

Su una possibile rivincita contro i nerazzurri: “Non ho da far valere nessuna rivincita, domani sarà un altro passaggio fondamentale per la felicità delle persone che ci amano e ci seguono. Se si continua a fare questo lavoro a 62 anni, è perchè siamo in cerca di una dignità. Questa sarà una certezza solo quando ti batterai per le persone che ti vogliono bene. Abbiamo una città dietro che freme, oggi ci saranno migliaia di persone per supportarci alla partenza. Una roba incredibile. Noi dobbiamo passare attraverso la disponibilità della gente che ci vuole bene, chi non la sa riconoscere non sarà mai fiero di quello che ha fatto”.

Se sarà decisiva: “Credo che questa partita non sarà decisiva neanche per loro. Se davanti alle difficoltà abbassi lo sguardo, non puoi raggiungere obiettivi importanti. Io in 20 anni di carriera non mi sono mai lamentato di nulla, sarebbe come dire alla squadra che non ce la possiamo fare da soli. Invece possiamo farcela. I problemi non finiscono mai, ma neanche le soluzioni”.

“Il Napoli va a Milano con le certezze di quanto è stato prodotto fin qui, con le certezze di migliaia di persone che ti supportano, sapendo che noi siamo una squadra fortissima. Dubbi non ce ne sono, andiamo lì per fare la nostra partita. Ci aspetta un avversario con calciatori di livello come il nostro, un allenatore che ha esperienza e che sa imprimere il proprio gioco. Ci saranno difficoltà uguali a quelle che dicevamo prima: o si ha il coraggio di affrontarle, o si fa spazio a quelli che non vedono l’ora di affrontarle”.

Sulle differenze societarie: “C’era un presidente di una nazione differenze, ma il figlio era presente spesso a Milano. E’ simile grossomodo, la situazione la guardava esternamente il figlio, il papà invece è venuto poche volte. ADL la vive direttamente, ci sentiamo telefonicamente perché vuole sapere le cose, segue più da vicino, ti fa sentire la presenza, Zhang sorveglia più a distanza”.

Sulla nazionale ai playoff: “Mi dispiace, ma Mancini metterà a posto le cose, l’Italia però già meritava il passaggio poi non so perché non sono arrivati i risultati, un po’ di fortuna e sfortuna a volte nel calcio c’è”.

Su chi gioca a destra: “Ci può stare Zielinski o Elmas, Lozano vuole giocare anche se ha molte ore di viaggio sulle spalle. Il messicano è uno splendido ragazzo, è normale che abbia grandi ambizioni. Se avrà richieste importanti in estate vorrà dire che ci ha aiutati a raggiungere risultati importanti. Chiaro che chi fa gol ha un vantaggio nel mettersi in mostra. La vittoria ci dà visibilità, la sconfitta ci riporta tutti sullo stesso piano”.

Su Koulibaly: “Abbiamo già detto cosa rappresenta per noi. Diventa difficile trovare altre parole su di lui. Questa settimana si è fatto male durante un allenamento, mentre effettuava una scivolata. In quel momento ci siamo fermati tutti per vedere la sua reazione, quando abbiamo ripreso tutti guardavano nella sua direzione per capire come stesse. Non mi interessa sapere se Maradona è stato il migliore al mondo o meno, mi interessa sapere cosa ha lasciato. Non è quello che dico io, ma quello che pensano tutti sulla pesantezza di un soggetto all’interno di un gruppo. Koulibaly è una persona straordinaria, sono stato fortunato con questi giocatori”.