Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

DODICESIMO UOMO – Diego Armando Maradona Tour

DODICESIMO UOMO – Diego Armando Maradona Tour

Domenica, in occasione di Napoli Torino, il neo Sindaco Gaetano Manfredi sarà allo stadio Diego Armando Maradona.

L’occasione della partita sarà il giusto momento per vedere per la prima in pubblico, seduti uno accanto all’altro, il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentis e il nuovo Primo Cittadino del Comune di Napoli.

Immaginiamo bene che, all’indomani del nuovo insediamento in una città che rischia il crac economico, i problemi che il Sindaco dovrà affrontare saranno molteplici e di diversa natura. Tuttavia, noi che con questa rubrica ci occupiamo di calcio, con la passione e la visione del tifoso, non ci sentiamo di posticipare il nostro caloroso appello.

Siccome lo stesso Manfredi ha subito dichiarato che, di intesa con il Calcio Napoli, si procederà ad una rivisitazione della gestione dello Stadio, che prevede un’apertura quotidiana, così come avviene già in tutte le grandi città del mondo, noi chiediamo con forza al neo Sindaco che questo suo intento non resti lettera morta!

“Caro Sindaco,

sono anni che noi tifosi auspichiamo che il nostro stadio sia usufruibile per tutta la settimana! 

Grazie ai risultati sportivi nell’era De Laurentis, da più di un decennio, noi appassionati azzurri abbiamo la possibilità di visitare l’Europa ed il mondo intero durante le nostre trasferte, divenendo portatori sani di Napoletanità. La nostra fantasia e il nostro folklore sono stati ammirati in tutti i luoghi: da Madrid a Londra, passando per Pechino e Monaco, abbiamo sempre portato con fierezza i nostri colori.

Purtroppo questa fierezza in alcune occasioni è stata messa sistematicamente in discussione da noi stessi tifosi, quando in trasferta entrando allo stadio spontaneamente ci guardavamo negli occhi ed inevitabilmente facevamo paragoni con il nostro impianto sportivo, decisamente non all’altezza.

Non le nascondo Sig. Sindaco che, pur essendo follemente innamorato della mia città, della mia gente e del vecchio San Paolo, ora Stadio Diego Armando Maradona, entrando all’Allianz Arena, al Santiago Bernabeu, ma anche in realtà più piccole, in città come Eindhoven, Bruges e Genk, come tanti altri tifosi non ho potuto nascondere un sorriso di autocommiserazione. 

La mortificazione, mista a rabbia, per quanto si poteva fare e non si è fatto per la nostra città è montata e silente. Da tifoso, da napoletano, ma anche da contribuente, molte volte mi sono chiesto: Perché?!? Perché non sfruttare un impianto che sarebbe sicuro spazio di ritrovo per i napoletani e non solo?

Per fortuna, grazie alle Universiadi, i lavori eseguiti sono serviti a ridarci quantomeno dignità. 

In un calcio moderno dove basta una telecamera per essere visti in tutto il mondo, continuare ad avere uno stadio senza bagni, senza seggiolini, senza un tabellone elettronico e senza un impianto audio all’altezza era qualcosa di davvero imbarazzante. 

Ora l’opera di restyling riguardante la parte interna del nostro stadio pare averlo messo all’altezza dei palcoscenici europei, ma le assicuro, da fruitore dell’impianto, che tanto c’è ancora da poter e dover fare.

Lo stadio, come lei stesso ha evidenziato, potrebbe essere aperto alla città sette giorni su sette e le assicuro che questa è decisamente una scelta vincente. 

Soltanto per vedere all’interno il campo dove giocò il più grande di tutti i tempi, i turisti, ma non solo, pagherebbero ben volentieri anche un biglietto. Per sciogliere qualsiasi dubbio in merito, basterebbe chiedere conferma ai vari custodi del vecchio San Paolo che, per anni sono stati “vittime” di tifosi e turisti che imploravano di vedere anche se solo fugacemente il TEMPIO DI DIEGO ARMANDO MARADONA. 

Un Museo della Storia del Calcio Napoli, sulla falsa riga dell’iniziativa fatta alcuni anni fa al Museo Archeologico, sarebbe per tutti noi vera e propria “Manna Dal Cielo”, oltre ad esserlo sicuramente per le casse del Comune e della Società Calcio Napoli.

Se aggiungiamo poi un’area ristoro degna e magari uno store dove comprare magliette e gadget, potremmo sicuramente affermare di avere uno stadio all’altezza della nostra città e della nostra squadra.

Se magari a questo aggiungiamo anche la riqualificazione dell’impianto sportivo del Centro Paradiso a Soccavo, tristemente abbandonato al suo destino, a quel punto Caro Sindaco tutti noi potremmo dire che, INSIEME, abbiamo vinto la nostra più importante partita e siamo entrati a pieno titolo in Europa!

Con l’auspicio che questo mandato Le serva non solo a comprendere fino in fondo Napoli ed i napoletani ma anche a vivere più da vicino la nostra fede calcistica che ha sicuramente colori più belli del bianconero”.

Gennaro Di Franco

Torino, in cinque si allenano ancora a parte

Torino, in cinque si allenano ancora a parte

Allenamento mattutino per il Torino al Filadelfia, come rivelato dal report ufficiale pubblicato sul sito granata. Dopo l’analisi tattica, Ivan Juric ha diretto un programma dapprima basato sulla parte atletica, in campo, e poi una sessione tecnica. In gruppo Brekalo e Zima, dopo gli impegni con le rispettive selezioni nazionali. Training in piscina per Pjaca. Terapie e lavoro aerobico per Verdi. Differenziato per Kone, Pobega e Praet. A parte anche Linetty per un lieve sovraccarico al muscolo retto femorale riportato in Nazionale. Domani in calendario una sessione di allenamento.

Napoli, Mazraoui resta un nome caldo per gennaio

Napoli, Mazraoui resta un nome caldo per gennaio

Continua a muoversi sul mercato il Napoli alla ricerca di qualche tassello di prospettiva da aggiungere a gennaio all’attuale rosa. Uno di questi potrebbe essere Noussair Mazraoui, terzino destro 22enne in scadenza a giugno con l’Ajax, come anticipato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Il giovane prospetto marocchino sembra infatti esser finito nel mirino di Giuntoli, che starebbe in questi giorni provando a capire se esistono i presupposti per intavolare una trattativa, in quanto sempre più insistenti sono le voci dall’Olanda che vedono il calciatore non intenzionato a rinnovare con i lancieri. Decisive saranno le prossime settimane dove si cercherà di capire di più riguardo alla situazione contrattuale di Mazraoui, il Napoli dal canto suo però ci proverà.

Napoli-Torino, chi gioca in porta?

Napoli-Torino, chi gioca in porta?

Meret oppure Ospina? Ancora non si sa. Dopo l’infortunio patito alla seconda giornata da Alex Meret, il portiere colombiano sembrava aver convinto Luciano Spalletti a schierarlo con continuità, dandogli ulteriore fiducia anche quando l’estremo difensore della Nazionale Italiana aveva definitivamente recuperato dai problemi alla schiena. Adesso però un nuovo dubbio amletico rimbalzerà nella testa dell’allenatore del Napoli, poiché lo stesso Ospina concluderà i propri impegni con i Cafeteros solamente giovedì sera e rientrerà in gruppo sabato dopo un viaggio aereo intercontinentale. Decisamente più tranquilla è stata la settimana di Meret, già in gruppo a Castel Volturno e senza partite sulle spalle, motivo per cui potrebbe essere nuovamente lui a ritrovare una maglia dall’inizio in Serie A dopo oltre un mese e mezzo di assenza.

Vedremo allora quali saranno le scelte di Spalletti che, qualora scegliesse nuovamente Ospina, dichiarerebbe apertamente che è lui il titolare a prescindere da contingenze come quella sopracitata, ma rischierebbe allo stesso tempo di abbattere nel morale il giovane numero 1 friulano, per cui per il momento la sensazione è che in porta contro il Torino ci sarà comunque Meret. Ma il ballottaggio, come sempre da tre anni a questa parte, resta sempre aperto…

Mandragora, l’agente: “Emozione speciale per lui giocare al Maradona”

Mandragora, l’agente: “Emozione speciale per lui giocare al Maradona”

Non ha mai vestito la maglia del Napoli perché dalle pendici del Vesuvio se n’è andato quando aveva solamente 14 anni, eppure per Rolando Mandragora il match di domenica tra gli azzurri e il suo Torino non potrà non rappresentare un momento emozionante. A rivelare le impressioni del centrocampista granata ci ha pensato il suo agente Luca De Simone, che ha parlato poco fa ai microfoni di Radio Marte: “Come tutti gli anni l’emozione di entrare al Maradona lo prenderà nei primi secondi, poi farà il suo lavoro da protagonista per il Torino com’è giusto che sia. L’ho sentito di recente, non abbiamo affrontato il tema Napoli, era concentrato sul suo recupero, aveva qualche piccolo risentimento che poi ha risolto. Sicuramente i granata scenderanno con la massima concentrazione in campo, arrivano da una sconfitta e vanno sul campo della capolista. Devono tirare fuori tutto ciò che hanno e su questo Juric ha già dimostrato di essere bravo”.

Su un possibile trasferimento di Mandragora al Napoli sfumato in passato, De Simone ha poi aggiunto: “Non abbiamo mai ricevuto nessuna telefonata ufficiale da parte del Napoli, che poi il Napoli abbia fatto dei sondaggi con i club che detenevano il suo cartellino questo non mi è stato mai comunicato. Ha giocato da capitano al Torino? Rolando spesso, nelle sue squadre o nelle Nazionali Under, è sempre stato un leader mentale. Viene dall’Under 21 dove ha fatto il capitano con Di Biagio. Si fa ben volere. C’è da dire che quando ha fatto il capitano c’erano assenti importanti come Belotti, Ansaldi. Però sicuramente è un ragazzo che si sa far voler bene, sia nello spogliatoio che dai tifosi. Evidentemente ha convinto Juric nella sua leadership. A me viene facile dirlo ma quando cambia le squadre spesso viene inserito tra i primi per leadership e questo è un punto a suo favore”.