Maurizio Sarri, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha commentato con molta amarezza il brutto 3-0 incassato dalla Lazio sul campo del Bologna. Queste le parole dell’ex allenatore del Napoli, apparso molto contrariato per il poco riposo concesso alla sua squadra dopo l’impegno in Europa League: “Siamo arrivati scarichi sotto il punto di vista mentale e fisico, abbiamo affrontato una squadra viva, cattiva. Le secondo palle erano tutte del Bologna. Una partita da dimenticare velocemente. Quando sei stanco, è stanco tutto l’ambiente. È un discorso di mentalità e per stare a certi livelli devi essere sempre al meglio. La Lazio negli anni è stata spesso così: capace di fare dieci vittorie di fila e poi due punti in cinque match. Miglioriamo, ma questa partita non può essere un punto di riferimento. I miei centrocampisti devono diventare totali e ora non lo sono. Difendono poco, portano palla al piede e diventare dei top dipende tutto da loro. L’impegno del giovedì? C’è qualche criticità, ma è giusto parlarne dentro lo spogliatoio e dentro la sede. Siamo l’unica squadra in Europa che è andata a giocare dopo 61 ore, ma come ho detto ai ragazzi bisogna fare una lotta contro la Lega perché non succeda più. Questo però, non deve essere un alibi. La squadra oggi si è chiusa gli spazi da sola, ci sono stati pochi movimenti senza palla e negli ultimi 30 metri diventava problematico. Il centrocampo del Napoli univa fisicità e tecnica, anche più portato al palleggio. Acerbi? Ho visto una reazione di nervosismo e non giusta, succede quando ha la testa fra le nuvole. Il rosso era nell’aria e me lo aspettavo”.
Lazio, Sarri: “Unici in campo dopo 61 ore dall’EL, ma non sia un alibi per i giocatori”
