Il programma del Lunedì sera

       

Il programma del Lunedì sera

   

La probabile formazione del Napoli di domani

La probabile formazione del Napoli di domani

Tutto pronto per l’esordio in campionato del Napoli. Domani sera gli azzurri affronteranno il neo-promosso Venezia di Zanetti allo stadio Diego Armando Maradona. Bisogna partire col piede giusto per evitare un inizio spiacevole, specie dopo un mercato che ha innervosito non poco i tifosi. Spalletti è pronto a schierare la formazione tipo, con Lobotka che prenderà il posto dell’infortunato Demme.

PROBABILE FORMAZIONE

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Fabian, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne. All.: Spalletti.

Terza maglia alternativa? Blu scuro simile a quella vista in allenamento

Terza maglia alternativa? Blu scuro simile a quella vista in allenamento

C’è fermento per la prima del Napoli al Maradona contro il Venezia. La squadra di Luciano Spalletti indosserà le nuove maglie firmate Emporio Armani, ma autoprodotte dal presidente De Laurentiis. Come ben sappiamo, abbiamo la classica azzurra, la bianca e la rossa, insieme a una variante dell’ultima, come reso noto anche dalla lega di A. La società napoletana infatti avrebbe scelto una divisa blu scuro come terza alternativa, molto simile a quella vista in allenamento. Ora bisogna solo aspettare di vederla ufficializzata.

Ricomincia la Serie A: le formazioni delle prime due gare

Ricomincia la Serie A: le formazioni delle prime due gare

Siamo pronti per lo start: la Serie A prenderà il via tra poco con due partite, vale a dire Inter-Genoa e Verona-Sassuolo. I campioni d’Italia che devono confermarsi dopo l’addio di Hakimi e Dzeko, mentre il Sassuolo dovrà dimostrare di non essersi indebolito troppo.

FORMAZIONI INTER-GENOA

INTER (3-5-1-1): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Sensi; Dzeko. Allenatore: Simone Inzaghi.

GENOA (3-5-2): Sirigu; Vanheusden, Biraschi, Criscito; Sturaro, Badelj, Rovella, Hernani, Cambiaso; Pandev, Kallon. Allenatore: Davide Ballardini.

FORMAZIONI VERONA-SASSUOLO

Hellas Verona (3-4-2-1): Pandur; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Casale, Hongla, Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Kalinic. Allenatore: Di Francesco.

Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Ferrari, Chiriches, Rogerio; Maxime Lopez, Frattesi; Raspadori, Djuricic, Boga; Caputo. Allenatore: Dionisi.

Addio Chievo: non partirà nemmeno dalla D

Addio Chievo: non partirà nemmeno dalla D

Sul Chievo cala il sipario definitivo, anche per l’ipotesi di ammissione alla serie D. E’ scaduto infatti oggi alle 12.00 il termine per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’iscrizione al campionato ’21-’22 tra i Dilettanti, e nessuna è pervenuta agli uffici del Comune. Il termine ultimo della Figc è comunque il 24 agosto. Tra le ipotesi più accreditate c’era quella di una cordata guidata dall’ex capitano, Sergio Pellissier, ora dg al Rovigo, che ha affidato la sua amarezza ad un post Instagram: “Oggi purtroppo è conclusa la storia di quella società che mi ha dato tantissimo. Sicuramente è uno dei giorni più tristi della mia vita”

Spalletti “chiude” il mercato: “Non mi manca niente”

Spalletti “chiude” il mercato: “Non mi manca niente”

Prima conferenza stampa dell’anno alla vigilia di un match di campionato per Luciano Spalletti, che ha presentato la sfida di domani al Venezia, in programma alle ore 20.45 allo stadio Maradona.

Ecco le prime parole del mister toscano riguardo le ambizioni del club in questa stagione: “Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti, poi vedremo strada facendo la nostra ambizione però andremo sempre a confrontarci per il massimo contro tutti. Non mi pare ci manchi qualcosa, abbiamo avuto questa settimana per completare le cose da esercitare anche con gli ultimi arrivati, conosciamo la strada da percorrere e dove vogliamo andare. Mi aspetto quella convinzione di cui ho già parlato, la convinzione di essere forti.Ho la rosa qui davanti a me, non mi manca niente per giocare la partita e quelle successive, è chiaro che se si va a guardare forse per il futuro se capita di andare a completare lo faremo, ma i giocatori devono sapere che non ci manca niente per il nostro percorso e che essere noi è bellissimo. Si parte forti. Quando ho detto che ero felice di essere qui era per i nomi che c’erano già dentro la rosa, che preferirei tenere, non solo per la bellezza della città o della passione della gente”. 

Sull’innesto del nuovo arrivato Juan Jesus, Spalletti ha poi aggiunto: “Juan Jesus lo conosco bene, quando l’ho lasciato era al livello degli altri, è stata una grande occasione che il nostro ds Giuntoli ha saputo cogliere. Ci aiuterà perché fa non solo il centrale, ma si adatta anche da terzino, è forte, veloce, integrissimo, una persona del livello di quelle che ho trovato qui, stupende, è stato accolto nel migliore dei modi e lui ripagherà l’accoglienza della gente e della piazza. In ogni caso nel ruolo di terzino sinistro ci sono altri elementi per alternarsi con Mario Rui o anche prendergli il posto. Pure se non ha un dirimpettaio che venite a chiedere, ce ne sono 4-5 che possono fare quello che fa lui, siamo a posto. Io con le lamentele non ho mai fatto la classifica. Non mi porta benefici dire ci manca questo o quello, ai giocatori deve interessare che non ci manca niente e io devo scegliere chi tenere fuori, non ho problemi di mancanze. Lamentarsi è da sfigati”. 

Sul peso delle responsabilità di una piazza importante come Napoli, il mister non ha dubbi: “Ho trovato una piazza molto disponibile, sono felice, ma essere con me significa essere con il Napoli. Io voglio tutte le responsabilità del mio ruolo, perchè è importante e perché la squadra è importante, poi quello che riusciremo a fare dipenderà da come riusciamo a mettere in ordine i nostri passi cominciando da domani. Se inizi con passi ordinati, quelli successivi vengono anche quelli ordinati. E’ una sfida bella, io tengo molto in considerazione le situazioni giornaliere che sono le più belle, su quelle precedenti non ci posso mettere mano. Per me finora è la sfida più arrapante (ride, ndr)”. 

Su cosa è gli è piaciuto di più e di meno del Napoli finora, Spalletti conferma quanto già detto nelle passate conferenze stampa: “Mi è piaciuta la duttilità nel passare da 4-2-3-1 a 4-3-3, impostare a 3 dietro, ma soprattutto la qualità degli elementi, delle persone, di livello nel comportamento nel vivere un allenamento e nel venire in un luogo dove bisogna adattarsi, farsi capire, capire, la disponibilità ad essere un gruppo mettendoci dentro anche quelli come Tommy Starace, il cuoco Paolo, tutti coloro che vivono qui dentro, siamo un gruppo compatto e la differenza la fa il comportamento di uno regale come Koulibaly, parlando con tutti con semplicità e che potrebbe permettersi qualsiasi cosa ma è il più umile di tutti, composto, normale, corretto, così si lavora in questi ambienti”.

Sulla voglia dei tifosi di tornare a vincere qualcosa fin da subito, l’allenatore ha così commentato: “I tifosi hanno ragione, anche noi vogliamo vincere. Avere di nuovo i tifosi ci permetterà di guardare la loro passione e verrà di conseguenza domandarci se stiamo facendo il massimo oppure no per onorare quella passione, da qui bisogna partire e riempire la maglia del Napoli di quelle cose che si aspettano. Questa non è una piazza comune, dobbiamo avere la forza di sopportare gli occhi, non solo le presenze allo stadio, gli occhi sono tanti, migliaia, che ci sia pubblico o meno abbiamo la pressione di tutti quegli occhi che ci guarderanno e dobbiamo essere a quel livello. Se qualcuno pensa di non essere osservato, o si sente comodo così, allora l’unica soluzione è non giocare nel Napoli. Le responsabilità vogliamo prendercele tutte, tutti noi.

Primi mesi certamente positivi per Spalletti al Napoli, come confermato dallo stesso mister: “Ogni volta che provo a definire questi primi mesi mi vengono in mente subito i mille colori di Pino Daniele, c’è sempre questa luce, questi riflessi sul mare, una roba bellissima. Mi hanno portato anche a cena in due ristoranti e ci tornerò appena posso. Poi non abbiamo da dire, ma solo respirare la loro passione e portarla dentro al campo, siamo noi che dobbiamo portare quell’entusiasmo e quei sogni che loro non possono esaudire”.

Su Insigne infine Spalletti non risparmia gli elogi: “Arriva sempre sorridente e voglioso, mi sembrerebbe strano un turbamento per il mercato, riguarda altri campi non il nostro mondo. La Serie A è il sogno di tutti sin da bambini, mica ci facciamo turbare dal nostro nome eventualmente sul mercato. Quella che lei chiama turbativa, Insigne la schiaccia col piedino o la calcia come fa al limite dell’area e la mette dove gli pare”.