Ezequiel Lavezzi ha concesso un’intervista ai microfoni di Sky, nella quale ha parlato del suo passato al Napoli, delle voci passate di un suo ritorno in A e di tanto altro: “Ho smesso col calcio a 34 anni perchè mi era passata la voglia, durante un allenamento non volevo più continuare nonostante tante proposte in Europa, America e Cina. C’era la possibilità di tornare in A, ma a Napoli ho creato una sintonia unica con città e ambiente e non volevo giocare in un’altra squadra italiana. Non sono mai stato richiamato dal Napoli per un eventuale ritorno.
A Napoli è stato tutto speciale, una grande esperienza. Andare in giro a Napoli era difficile, al massimo riuscivo la sera. L’amore tra me e la città è stato sempre genuino, questo è il segreto del perchè i tifosi mi hanno apprezzato. Il paragone con Maradona? Può essere solo perchè siamo argentini. Diego è il Calcio, io ho sempre cercato di dare tutto per il Napoli e di fare del mio meglio. Ho provato grande dispiacere quando Diego è morto, ancora non riesco a crederci.
Andai da Napoli perchè mi misi d’accordo con De Laurentiis. Avevo bisogno di cambiare ambiente anche per questioni riguardanti la famiglia e mio figlio. Ai tempi non sono riuscito a vivere completamente la città. Alla Juventus? Mai. Con l’inter c’è stato qualcosa, ma decisi di non andaci e preferii la Cina. Volevo fare la mia partita d’addio a Napoli ma senza tifosi non ha senso, magari in futuro. Gattuso sta creando continuità, la squadra è in forma e può prendersi la Champions. Insigne è cresciuto molto, oggi è un leader per il Napoli e per la Nazionale”.