Il dualismo tra David Ospina e Alex Meret va avanti ormai da tempo. Se per Carlo Ancelotti il titolare – almeno sulla carta – era l’ex Spal, Rino Gattuso si sente più al sicuro con il colombiano tra i pali. Il “passaggio di testimome” (quasi un ossimoro se si pensa all’età dei due, ovvero 32 anni per Ospina e 24 per Meret) adoperato da Gattuso è tutt’oggi argomento di accese discussioni per i tifosi del Napoli, a più di un anno di distanza dall’avvento del tecnico calabrese sulla panchina azzurra.
Più che una digressione tecnico-tattica su quale sarebbe eventualmente la scelta giusta da fare, ci soffermeremo invece su quelli che sono i numeri dei due estremi difensori in questa stagione (N.B. verranno prese in considerazione tutte le competizioni). Statistiche alla mano, troviamo un sostanziale equilibrio alla voce presenze, soprattutto a causa dei vari problemi fisici accusati dal colombiano nel corso del campionato: Ospina ha difeso la porta del Napoli per 23 volte, 20 quelle in cui è sceso in campo Meret. Per quanto riguarda i goal incassati, sono 21 quelli del primo contro i 29 del secondo. Un dato, questo, che forse dà ragione a Gattuso, come testimoniato anche dall’indice dei clean sheet: 10 a 5 per l’ex Arsenal. Andando ad analizzare le prestazioni negli scontri diretti con le contendenti alla Champions, nelle 5 presenze di Ospina il Napoli ha vinto tre volte e perso nelle altre due, subendo appena 4 reti; con Meret sono invece 9 i goal subiti in 4 “big match”, che sono valsi agli azzurri due vittorie e altrettante sconfitte.
L’ultimo infortunio occorso ad Ospina non sembra essere cosa da poco: una distrazione di primo grado del bicipite femorale sinistro, che potrebbe tenere il portiere sudamericano lontano dai campi per una ventina di giorni, se non di più. Riuscirà Meret a sfruttare l’occasione per scalare definitivamente le gerarchie e prendersi la porta del Napoli di domani?
Di Lorenzo Liguori