Diciamolo sinceramente, questo calcio senza tifosi allo stadio è un altro sport, è una rappresentazione fittizia e posticcia del più bel gioco del mondo. Sono fermamente convinto che Gattuso e squadra, con il supporto della propria gente e del proprio Stadio, non avrebbero fallito in certe partite cardine della stagione.
Ma con i se e con i ma non si fa la storia, né tantomeno si vincono gli scudetti: resta il fatto che questo calcio, così com’è oggi, è un calcio senza anima.
Già mi sembra di sentirli i tifosi che domenica all’ingresso in campo degli azzurri fanno partire il coro “non mollare mai…non mollare mai” oppure il coro “Fine alle fine lottiamo… fino alle fine. Lottiamo fino alle fine”!!
Ecco se potessi dare un suggerimento alla nostra società, domenica sera in filodiffusione farei mettere nello spogliatoio azzurro tutti gli inni più caratteristici cantati allo Stadio…farei ricreare un’atmosfera da stadio!
Le prossime due partite, entrambe in casa, contro Inter e Lazio sono di un’importanza strategica, e questa volta il Napoli non può proprio sbagliare, dobbiamo prendere l’ultimo treno utile per andare nell’Europa dei grandi.
Agli azzurri si chiede il massimo della determinazione. In un calcio moderno sembra quasi ridicolo parlare di attaccamento alla maglia, soprattutto in un calcio dove la tua squadra del cuore indossa maglie fluo improponibili con colori molto lontani da quelli sociali.
Di base in ogni tifoso alberga un fanciullo con un sogno nel cuore e quindi, da tifoso, permettetemi di crederci ancora, o quanto meno di sperare, che gente come Insigne, Koulibaly e Mertens facciano di tutto per questa città, per dare una gioia ai suoi sostenitori, a parziale compensazione di tutta questa sofferenza che ognuno di noi sta subendo.
Perché sia chiaro a tutti, oltre alle preoccupazioni dovute alla pandemia, anche il non poter vedere dal vivo la propria squadra del cuore fa male, un male fisico. Restare la domenica sdraiati sul divano è un esercizio che il tifoso vero vive come una punizione e con estremo dolore.
E quindi, Forza Ragazzi! Fino alla fine fatelo per tutti noi! Perché sarebbe davvero una cosa bella onorare la memoria di Diego, l’anno prossimo, iniziando la prima di Champions, tutti allo stadio con sciarpa, bandiera e una maglia, rigorosamente azzurra, con il numero dieci sulle spalle!
Credeteci fino alla fine per un finale di stagione che sia quanto meno senza alcun rimpianto.
Gennaro Di Franco