Quarto obiettivo stagionale fallito su cinque. Un mese di febbraio da cancellare completamente per il Napoli, uscito da tutte le competizioni e rimasto solamente a lottare per il quarto posto in campionato. Un record, negativo, da parte della società azzurra che al Maradona ha dato l’impressione proprio di essere in campo per caso. Regalare tre tempi a una squadra mediocre come il Granada non è ammissibile, specie se poi le regali il passaggio del turno agli ottavi. Un atteggiamento da perdenti, lo schieramento sbagliato da Gattuso che, dopo il vantaggio improvviso di Zielinski, doveva urlare in testa ai giocatori di continuare ad attaccare. Inutile poi cercare di segnare altri due gol negli ultimi minuti di gioco, anche perchè quest’anno gli azzurri non segnerebbero manco con le mani. Fuori dalla Coppa Italia con l’Atalanta, dall’EL con gli spagnoli, ko in Supercoppa con la Juve e lotta scudetto abbandonata da un paio di mesi. Eppure rimane lo scudetto del Napoli, vale a dire il quarto posto per la Champions, il vero obiettivo della società: un contentino per i soldi spesi, non proprio bene, in estate. Le parole post eliminazione fanno ancora più rabbia: i tifosi devono essere orgogliosi di quello che è successo ieri, visto che i giocatori sono stati generosi. Qui ci sta poco da esultare caro Gattuso, fattene una ragione. Il piazzamento è importante ma uscire da tutto in un due mesi non è particolarmente entusiasmante.
L’orgoglio di aver fallito su tutti i fronti: qualcosa nel Napoli non quadra
