I tifosi del Napoli si pongono una domanda molto semplice dopo questa prima stagione di Osimhen in maglia azzurra: quanto vale questo attaccante prelevato dal Lille? Una domanda che guarda al lato tecnico, si ragiona su quanto può offrire in campo per raggiungere la vittoria. Il quesito però ha un risvolto molto più concreto: quanto ha pagato il Napoli per questo giovane che sta dimostrando così poco? Valeva la pena investire in questo modo una cifra tanto importante? Il Mattino oggi in edicola, con un articolo firmato da Gennaro Arpaia, cerca di fare luce proprio sull’operazione portata a termine dal Napoli in estate: “70 sono i milioni che il club azzurro ha versato ai francesi – più 10 di bonus in caso di raggiungimento di diversi obiettivi, tra cui il piazzamento in Champions -, una spesa coperta anche dallo stesso Lille che al Napoli ha pagato ben 20 milioni per il trasferimento in Ligue 1 di Orestis Karnezis più tre elementi della Primavera come Palmieri, Manzi e Liguori. Una supervalutazione che non ha poi visto effetti in campo perché i tre ex azzurri, cresciuti nel vivaio napoletano, Lille l’hanno vista solo di passaggio: i primi due sono infatti subito passati in prestito alla Fermana in Serie C, stesso campionato che ha visto anche arrivare Liguori, trasferito prima a Fermo insieme con i compagni e poi passato in prestito al Lecco nella sessione invernale 2021. Non ha avuto un ottimo risultato nemmeno il trasferimento a strade invertite di Karnezis: il greco non ha ancora mai debuttato con la maglia del Lille”.
L’analisi pone poi l’attenzione sulla stagione del Lille, squadra presa ad esempio per la capacità di autofinanziarsi e continuare a vincere pur vendendo i propri prezzi pregiati, grazie ad un’attenta attività di scouting: “30 milioni sono stati spesi per prelevare dal Gent l’erede del nigeriano: Jonathan David, canadese classe 2000, sembra aver fatto fin qui un percorso simile a quello di Osimhen ed è subito diventato la nuova stella della squadra. Non segna tantissimo proprio come il nigeriano (7 reti e 4 assist fin qui in stagione), ma insieme con Ikoné (1998) e Weah (classe 2000 figlio dell’ex milanista George) forma un reparto d’attacco giovanissimo e pronto a spiccare il volo. Stessa scelta anche per il sostituto di Gabriel in difesa: 8 i milioni spesi per l’arrivo di Sven Botman dal vivaio dell’Ajax (piaceva anche all’Atalanta), un 20enne che sembra già un veterano e ha già triplicato il suo valore”.
Lille che compra a poco e rivende a tanto, così come dovrebbe fare una società che vuole finanziarsi col mercato: “Una vera e propria arte quella del mercato a Lille: sono 58 i milioni di attivo nei trasferimenti dell’ultima stagione, ben 191 quelli sviluppati tra il 2016 e oggi. Cifre che fanno brillare gli occhi proprio come il primo posto in Ligue 1, da difendere fino al termine della stagione”.
Allora, più che strapagare dei giocatori venduti bene, si potrebbe copiare un modo di operare. Meno potere al Presidente, una struttura più sana e ramificata.