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Accordo Abruzzo-Napoli, scoppia il caos: i dettagli

da | 16 Nov 2020 | Redazione

Il 5 novembre scorso, in piena crisi dovuta all’emergenza sanitaria per il Coronavirus, la giunta della Regione Abruzzo, guidata da Marco Marsilio, ha approvato una variazione di bilancio per coprire la convenzione con la SSC Napoli, stanziando un milione e 220mila euro annui per i prossimi 5 anni, nell’ambito delle attività per la ripresa post Covid.

Un evento che non è di certo passato inosservato, come racconta l’edizione odierna de La Repubblica, dal momento che l’Abruzzo si trova in un momento molto difficile della lotta contro il Covid-19 e nei prossimi giorni potrebbe diventare anche zona rossa a causa del sovraffollamento delle strutture ospedaliere.

In tal senso i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno inviato gli atti all’Anac e alla procura dell’Aquila per vederci chiaro. Due le motivazioni del caos scatenato dai grillini: la prima è tecnica visto che il Napoli è stato scelto senza alcun bando, nonostante si tratti di un impegno di spesa superiore ai 40mila euro, la seconda questione, invece, è tutta politica poiché, come dichiarato anche dalla Capogruppo grillina Sara Marcozzi, viene ritenuto inaccettabile che in piena emergenza Covid, con gli ospedali al collasso, la Regione pensi al  Napoli sottraendo quel denaro a chi ne aveva bisogno.

Marsilio ha però risposto alle accuse ai microfoni di Repubblica: “Si trattava di fondi nella libera disponibilità della Regione, che arrivano dal rientro di prestiti fatti nell’ambito della programmazione Fas 2007-2013. Gli attacchi politici sono strumentali. Questa storia nasce a giugno quando De Laurentiis cercava un luogo dove fare il ritiro. Avevano pochi giorni per via del Covid. Mi chiama una mattina alle sette per capire se c’era possibilità qui in Abruzzo. Lo porto a Castel di Sangro e resta a bocca aperta: la mia è stata una decisione maturata nel giro di pochi giorni, il Napoli non poteva aspettare i tempi della burocrazia”.