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Europa League, le avversarie del Napoli: ecco la Real Sociedad

da | 2 Ott 2020 | Europa League, Ultime news

La Real Sociedad sarà una delle squadre con cui il Napoli si scontrerà nella fase a gironi di questa Europa League. L’urna di Nyon ha regalato agli azzurri la formazione basca, sorteggiata come seconda nel gruppo F. Gli spagnoli sono alla loro undicesima apparizione in questa competizione: la prima nella stagione 1974/75, l’ultima in ordine cronologico invece nell’annata 2017/18. Erano due stagiondi, dunque, che la società Jokin Aperribay non prendeva parte alla competizione.

La Real Sociedad nasce nel 1909 in seguito ad una scissione del San Sebastián Sport Club, prima società sportiva storica della città che oggi rappresenta. Nei suoi 111 anni di storia, ha arricchito la sua bacheca di 2 Liga – in ben 74 apparizioni – 2 Coppa del Re e una Supercoppa spagnola. Bacheca in cui non figurano, dunque, coppe internazionali. Il periodo più roseo per questo club corrisponde ai primi anni ’80, nei quali è stata raggiunta anche una semifinale di Champions League.

Nota anche con l’esemplificazione Real – dovuta all’interessamento del re Alfoso XIII nel 1910 – o Txuri-urdin, la Real Sociedad trova la sua dimora calcistica nello stadio Anoeta, monumento vero e proprio del calcio spagnolo che per ragioni di sponsorship è stato denominato Reale Arena. I colori sociali, adottati sin dalla fondazione, sono il bianco ed il blu.

In questa Liga 2020/21 la sfidante del Napoli non ha iniziato col piede giusto: 4 punti in cassaforte dopo le prime cinque giornate, una sola vittoria a bottino – contro l’Elche – poi due pari ed un KO con il Valencia. Dopo aver chiuso la scorsa stagione al sesto posto con 56 punti, sufficienti per prendere parte a questa edizione di Europa League, i baschi hanno faticato in questa primissima parte di campionato.

Non manca la qualità a Imanol Alguacil Barrenetxea, allenatore classe ’71 che, essendo nato ad Orio nei Paesi Baschi ed aver anche militato per la formazione che oggi allena, la Real gli scorre nel sangue: il reparto avanzato vanta due pericolosi terminali offensivi come Alexander Isak, lo scorso anno esploso nel Borussia Dortmund, e William José, classe ’91 che ha da sempre ottimo feeling con il gol. Ma la stella, arrivata dal mercato, non può non essere David Silva: mago degli assist che nell’ultimo decennio di calcio spagnolo è stato messo in ombra solo da due extraterrestri come Xavi e Iniesta, ha aggiunto una dose incalcolabile di qualità al centrocampo della squadra. La formazione preferita dall’allenatore basco è il 4-1-4-1, in cui l’ex Manchester City opera molto vicino all’unica punta.

La Real Sociedad è, almeno sulla carta, l’osso più duro che il Napoli si troverà ad affrontare. L’Anoeta è per tradizione una trappola per le grandi, chiedere conferma alle regine di Spagna. Ruolo fondamentale lo giocano, come giusto che sia, i tifosi baschi, fieri di appartenere ai colori che rappresentano e che trasformano lo stadio in una vera bolgia.