Osimhen, l’ex agente: “Accordo col Napoli è mio, andrò in tribunale”

da | 29 Lug 2020 | Redazione

Lunga intervista ai microfoni di France Football per Jean-Gérard Benoit Czajka, ex agente di Victor Osimhen, il quale ha raccontato ai microfoni di France Football tutti i retroscena relativi al passaggio in azzurro del suo ormai ex assistito, sottolineando come la decisione di interrompere il rapporto di collaborazione con lui sia stata tanto rapida quanto inaspettata: “Il motivo della separazione con Victor? Bella domanda. Con il mio partner, quando tutto si stava per concretizzare, siamo stati improvvisamente licenziati per essere sostituiti da un nuovo agente. Il 13 luglio al mattino , Victor mi chiede di accompagnarlo a Napoli per finalizzare tutto. Ho detto “Ok”, ma il mio volo per Napoli era sold out e non l’ho preso. Il Lille gli aveva noleggiato un volo privato per recarsi in Sardegna, ad Olbia, dove erano presenti i 2 presidenti. Non poteva firmare senza di me”.

Czajka ha poi aggiunto: “I miei avvocati hanno inviato un’email a Victor, Napoli e Lille. E il 14 luglio ho ricevuto un’e-mail dove mi si diceva che si interrompeva bruscamente e senza motivo il mio mandato di rappresentanza per Victor Osimhen, in vigore fino al gennaio 2021. Mentre i due club avevano già l’accordo da settimane e tutti i dettagli del contratto di Victor erano sistemati. Il giocatore ha fatto la sua visita medica a Roma durante la settimana”.

Sulle origini della trattativa tra Lille e Napoli, l’ex agente del calciatore ha così commentato: “Siamo in contatto con loro da marzo. Con il Covid, siamo finalmente riusciti a vederci alla fine di maggio, all’inizio di giugno a Monaco con Giuntoli e poi ci siamo trasferiti con il giocatore all’inizio di luglio a Napoli. Per essere chiari, se andiamo in Italia è perché i due club sono stati d’accordo da molto tempo e ce lo hanno detto. Penso che Lille non abbia apprezzato il fatto che Victor sia andato e ritornato da Napoli senza aver firmato il suo contratto. Inizialmente il mio ex assistito non voleva andare in Italia. Fin dall’inizio, è rimasto bloccato sull’idea di giocare in Serie A. Mi ha detto che i problemi di razzismo lo spaventavano e che non se la sentiva. Mi ha anche detto a marzo-aprile di non voler andare a giocare in Italia neanche se la Juventus gli avesse dato 10 milioni netti all’anno”.

Sulla chiusura e l’ufficialità dell’accorso, Czajka ha poi concluso: “Da come ho capito stanno provando a giustificare il lavoro svolto dal nuovo agente, avendo iniziato di nuovo la trattativa. Ho curiosità nel capire il nuovo contratto e paragonarlo a quello che avevo chiuso io col Napoli. Il 13 mattina mi hanno contattato il Presidente del Lille e il ds raccomandandomi di trattare con questo nuovo agente, altrimenti avrei perso tutto. Non è ammissibile comprare un giocatore da 60 mln e fargli fare le visite senza aver firmato il contratto. Abbiamo sempre lavorato onestamente con Victor, cosa che molti agenti non possono dire. Se dovessimo andare in tribunale, lo faremo. I miei avvocati hanno tutti i documenti sul lavoro svolto. Farò quindi valere i miei diritti in tribunale. Successivamente, sarà molto probabile che mi verrà offerto un accordo, che non accetterò”.