La conferenza di presentazione del ritiro a Castel di Sangro è il momento giusto per cercare di strappare qualche notizia sul mercato. In tema rinnovi, io nome caldo è quello di Callejon. Sui cartelloni del ritiro ci sarà anche Callejon? “Chi lo sa, tutto può essere”.
Quanto durerà il ritiro? “Dipende quando inizierà, il massimo è di 5 settimane per l’accordo, devi contemplare tutte le possibilità nel contratto 6+6”.
Per i tifosi cosa ci sarà? Eventi ed allenamenti? “Il presidente della Regione l’ha premesso, pure senza disastri legati al Covid non bisognerà abbassare la guardia. Potrebbero esserci grandi arrivi, il 90% delle persone mi dicono che non hanno fatto tampone ed esami, non dobbiamo far scattare focolai e servirà un protocollo da studiare col sindaco ed il presidente. A Dimaro c’erano 1-2mila persone più 800 sul prato, qui 7-8mila persone che dovresti distanziare… anche nel contatto con i giocatori non dovremo far arrivare contaminazioni. Da un lato c’è un’arroganza, dall’altro un disprezzo per tutto ciò che è serio e non sai quante volte ho dovuto mandare a quel paese chi non aveva mascherina? Io sono sempre disponibile, ma mi devo tutelare, tutti dobbiamo farlo, anche chi si avvicina. Sai quanti tamponi abbiamo fatto? Credo siamo arrivati a 25 serie di tamponi più 4 test sierologici a giocatori, impiegati, tesserati, credo fino a 2000 tamponi. Lascia stare pagati, per la salute non si bada a spese (in risposta a chi sottolineava pagati, ndr). Eventi? Non modificheremo… se verranno ospiti che venivano già, ma il problema è che la gente ha bisogno del contatto, noi dobbiamo toccà se no non siamo contenti ed è difficile cambiare la cultura”.