Come annunciato nella serata di ieri dalla Bild, la Champions League si assegnerà a Lisbona dove saranno con ogni probabilità disputate tutte le restanti partite in programma. La capitale portoghese avrebbe infatti battuto la concorrenza di Francoforte e Mosca come città designata a sostituire Istanbul, sede iniziale della finale del torneo tiratasi indietro dopo aver avuto la certezza che l’evento si sarebbe disputato sicuramente a porte chiuse. Il piano dell’UEFA, che annuncerà la propria decisione definitiva il 17 giugno, diventa adesso quello di completare i quattro ottavi ancora in sospeso (Barcellona-Napoli, Manchester City-Real Madrid, Bayern-Chelsea e Juventus-Lione) e poi concentrare le otto squadre rimanenti nella stessa città facendo disputare quarti, semifinali e finale in gara unica.
Come evidenziato anche dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, alla base della scelta di Lisbona vi sono diverse vantaggiose motivazioni, come ad esempio la presenza in città di più stadi o il fatto che non vi siano in corsa squadre portoghesi e dunque tutte le contendenti giocherebbero in campo neutro. A ciò vanno aggiunte poi sia la situazione sotto controllo a livello di pandemia e una fiscalità più favorevole rispetto a quella tedesca e russa.