L’emergenza Coronavirus, lo sappiamo, sta mettendo in ginocchio l’intero sistema economico nazionale ed anche il calcio, per ovvi motivi, ne sta pesantemente risentendo. Il campionato fermo, il mancato incasso derivante dai diritti televisivi e dalla vendita dei biglietti e lo stop forzato degli allenamenti sta dunque costringendo i club di Serie A a cercare una soluzione per ridurre le spese in questo periodo difficile per tutti.
In tal senso la Lega di A era giunta finalmente, una decina di giorni fa, ad una decisione in merito al famoso taglio degli stipendi ai calciatori ma l’AIC rispose prontamente bocciando quella proposta ritenuta “inaccettabile”. Da quel momento la situazione è bloccata, senza un accordo collettivo sarà difficile per i singoli club convincere i propri giocatori a ridursi sensibilmente l’ingaggio in questo periodo di stop.
Eppure, nonostante questo caos, ci sono delle eccezioni: la Juventus in primis, ancor prima dell’incontro avvenuto in Lega, decise di agire in maniera autonoma e trovò un accordo con i propri tesserati andando a creare, con le migliori intenzioni, uno scomodo precedente. A seguire le orme dei bianconeri è stato poi il Parma che quest’oggi, attraverso un comunicato ufficiale, ha annunciato l’accordo tra la società gialloblù e i propri calciatori per il taglio di una intera mensilità dello stipendio annuale.
E il resto della Serie A? La maggior parte dei club ha chiaramente l’intenzione di attuare un taglio agli stipendi dei calciatori ma è in attesa di un accordo collettivo che tarda ad arrivare. Ci sono poi dei casi particolari legati a Lazio, Napoli e Roma. I biancocelesti, ad esempio, hanno già annunciato che non hanno alcuna intenzione di ridurre gli ingaggi e anzi spingono ormai da tempo per una ripresa celere del campionato. Il Napoli, dal canto suo, sta dialogando con i propri tesserati ma la situazione legata alle multe imposte dalla società dopo il famoso ammutinamento dello scorso novembre complica ulteriormente il discorso. Infine la Roma, che prima di questo stop era ormai ad un passo dal cambio di proprietà, sembra essere anch’essa propensa ad attuare il taglio agli stipendi per volontà di Pallotta ma la fumata bianca stenta ad arrivare.